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ITALIAAcido sull'ex fidanzata, il 26enne in aula a Como: «Ti ammazzo appena esco»

10.01.25 - 10:16
In Tribunale il giovane marocchino è stato condannato a 11 anni per l'aggressione alla sua ex, che dall'uomo è stata poi anche accoltellata.
TribunaleComo
Fonte La Provincia di Como
Acido sull'ex fidanzata, il 26enne in aula a Como: «Ti ammazzo appena esco»
In Tribunale il giovane marocchino è stato condannato a 11 anni per l'aggressione alla sua ex, che dall'uomo è stata poi anche accoltellata.

COMO - Ci sono storie di cronaca che trascendono ogni limite del male. Come quella del 26enne marocchino condannato ieri in Tribunale a Como a 11 anni di reclusione, per aver gettato dell'acido sul volto della sua fidanzata.

Mentre il legale della vittima stava presentando le proprie conclusioni, il giovane marocchino ha tentato di aggredire l'ex compagna e l'avvocato della parte civile. Il 26enne - racconta La Provincia di Como - lo ha fatto prima minacciando i due e poi, dopo l'intervento degli agenti penitenziari, tentando di scappare alla presa dei poliziotti per raggiungere vittima e il suo avvocato.

Non riuscendo nell'intento, ha urlato nuove minacce di morte alla sua ex di 24 anni, a cui aveva gettato dell'acido nel novembre 2023 e che, nonostante i domiciliari, nel dicembre del 2024 l'aveva accoltellata alla schiena nei pressi di un centro commerciale a Giussano. «Se ti prendo ti ammazzo appena ti becco», ha quindi gridato l'imputato davanti a giudici e avvocati. Minacce che in precedenza aveva anche indirizzato al pm, «lei non mi guardi così».

Così in aula è arrivata la sentenza di primo grado per l’aggressione con l'acido: 11 anni. In attesa poi di un altro processo, quello per il tentato omicidio al centro commerciale. È difficile quindi che l'uomo possa tornare presto in libertà, come aveva in passato ipotizzato lui stesso, minacciando la sua ex con un inquietante «tanto tra tre anni uscirò».

Resta lo sconcerto per tanta ferocia e la pena nel vedere una giovane donna, che è arrivata in aula in sedia a rotelle e che, riguardo al suo stato di salute, si è limitata a dire: «Va meglio, grazie».

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