Il presidente neoeletto e quello in carica degli USA si sono presi entrambi il merito dell0accordo a Gaza. Netanyahu ha chiamato tutti e due
TEL AVIV - «Questo epico accordo di cessate il fuoco avrebbe potuto realizzarsi solo in seguito alla nostra storica vittoria di novembre, poiché ha segnalato al mondo intero che la mia amministrazione avrebbe cercato la pace e negoziato accordi per garantire la sicurezza di tutti gli americani e dei nostri alleati». No, «oggi, dopo molti mesi di intensa diplomazia da parte degli Stati Uniti, insieme a Egitto e Qatar, Israele e Hamas hanno raggiunto un cessate il fuoco e un accordo sugli ostaggi». Donald Trump e Joe Biden si sono presi i meriti, prima uno e poi l'altro, a distanza di poche ore, dell'accordo per la tregua a Gaza.
Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha parlato con entrambi, ringraziandoli per il lavoro svolto.
A Trump ha detto grazie per l'aiuto nel promuovere il rilascio degli ostaggi e per aver sostenuto Israele a porre fine alla sofferenza degli ostaggi e delle loro famiglie, anche se l'obiettivo finale è quello di «riportare a casa tutti gli ostaggi con ogni mezzo possibile». Ha rivolto elogi al neoeletto presidente per aver detto che gli USA lavoreranno per garantire che Gaza non torni più in futuro un rifugio per il terrorismo.
In seguito ha contattato anche Biden, ringraziando pure lui per l'aiuto nel promuovere l'accordo.