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AUSTRALIA

Uccise il marito in parasomnia, scagionata

Per la Corte Suprema del Victoria la donna non dovrà affrontare il processo.
Deposit (simbolica)
Fonte ats ans
Uccise il marito in parasomnia, scagionata
Per la Corte Suprema del Victoria la donna non dovrà affrontare il processo.

SYDNEY - Incriminata per l'uccisione del marito in piena notte a coltellate, una donna in Australia non dovrà più affrontare un processo per omicidio. Lo ha stabilito la Corte Suprema del Victoria (capitale Melbourne), che ha esaminato il caso di Ilknur Caliskan, di 47 anni, accusata di aver ucciso a coltellate il marito Serdar Caliskan durante un viaggio in campeggio nel settembre 2023.

L'uomo di 50 anni era stato trovato morto dentro un'auto a Clonbinane, presso Mount Disappointment, a circa 90 km a nord di Melbourne. Una questione chiave nel caso dell'accusa, presentata durante un'udienza preprocessuale, era se l'imputata soffrisse di un disturbo del sonno detto parasomnia e quindi non agisse in uno stato consapevole e volontario.

La donna avrebbe dovuto affrontare un processo in marzo davanti alla Corte Suprema, che in seguito l'ha esonerata e ha dismesso il caso. La parasomnia è una forma di disturbo del sonno che comporta movimenti anormali e comportamenti, emozioni, percezioni e sogni che vengono mentre ci si addormenta, mentre si dorme, fra diverse fasi di sonno, o durante il risveglio. Disturbi che includono sonnambulismo e panico notturno.

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