«Inaccettabile lo schieramento di truppe Nato in Ucraina»

Mosca si dice «preoccupata» circa il progetto franco-inglese di portare 30mila uomini in ucraina. Trump intanto stende ponti a Putin.
Mosca si dice «preoccupata» circa il progetto franco-inglese di portare 30mila uomini in ucraina. Trump intanto stende ponti a Putin.
WASHINGTON - Il Cremlino ha espresso «preoccupazione» per le notizie di stampa sull'eventualità di un futuro «invio di contingenti militari dei paesi della Nato in Ucraina».
Lo afferma il portavoce del Cremlino Putin, Dmitri Peskov, commentando la notizia del Telegraph secondo cui il premier britannico Keir Starmer si appresterebbe a presentare a Donald Trump un piano per l'invio di circa 30.000 soldati europei in Ucraina per mantenere un eventuale accordo di cessate il fuoco. Lo riporta Interfax.
«Ovviamente, lo schieramento di contingenti militari di paesi Nato sul territorio ucraino non può essere accettabile per noi», ha detto ancora Peskov
Mosca ha le carte in regola nei colloqui di pace
Nel frattempo Donald Trump ha detto alla Bbc di credere che la Russia abbia «le carte in regola» per partecipare a qualsiasi colloquio di pace per porre fine alla guerra in Ucraina, perché ha «conquistato molto territorio».
«Penso che i russi vogliano vedere la fine della guerra, davvero - ha detto il presidente Usa alla tv britannica sull'Air Force One -. Penso che abbiano un po' le carte in regola, perché hanno preso un sacco di territorio. Hanno le carte in regola». Alla domanda se crede che Mosca voglia la pace, Trump ha risposto: «Sì».
Mosca intanto afferma che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky fa «dichiarazioni inaccettabili sui leader di altri Stati». Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, in merito alle affermazioni del leader ucraino secondo cui Donald Trump è sotto l'influenza della disinformazione russa, riferisce l'agenzia Interfax.
Di tenore opposto le voci che arrivano da Parigi: «L'unico dittatore in questa guerra è Putin. Zelensky è un eroe». Il ministro francese responsabile dell'Europa, Benjamin Haddad, intervistato questa mattina dall'emittente LCI, ha commentato così le recenti dichiarazioni del presidente Usa secondo cui il suo omologo ucraino Zelensky, sarebbe un «dittatore senza elezioni».
Haddad ha inoltre confermato la missione del presidente francese, Emmanuel Macron, la settimana prossima a Washington. In quell'occasione, ha puntualizzato il ministro, Macron «porterà la voce degli europei e dirà che l'avvenire dell'Ucraina non può decidersi senza di loro».





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