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ISRAELE / HAMAS

«Scusate, non sono riuscito a proteggervi»

Il toccante messaggio di Yarden Bibas, padre e marito dei tre ostaggi i cui corpi sono stati restituiti da Hamas
«Scusate, non sono riuscito a proteggervi»
GETTY IMAGES
Fonte Ats Ans
«Scusate, non sono riuscito a proteggervi»
Il toccante messaggio di Yarden Bibas, padre e marito dei tre ostaggi i cui corpi sono stati restituiti da Hamas

TEL AVIV - Yarden Bibas, l'ostaggio israeliano tornato vivo dalla prigionia a Gaza, in uno straziante elogio funebre al funerale della moglie Shiri e dei due figli Ariel e Kfir, ha chiesto «scusa» per non essere «riuscito a proteggere tutti voi». Come molti partecipanti alla cerimonia, anche Yarden indossava una kippah arancione, il colore simbolo che ricorda i capelli dei due fratellini uccisi durante la prigionia nelle mani di Hamas.

In un discorso straziante, parlando con la sorella Ofri al suo fianco, Yarden dichiara tutto l'amore per la sua famiglia, rapita dai terroristi guidati da Hamas nel kibbutz Nir Oz il 7 ottobre 2023 e assassinata durante la prigionia a Gaza.

«Mi Amor - inizia Yarden, rivolgendosi a Shiri - Ricordo la prima volta che ti ho detto "mi amor". Era proprio all'inizio della nostra relazione. Mi avevi detto di chiamarti così solo se fossi stato certo di amarti, di non dirlo con noncuranza. Non l'ho detto allora perché non volevo che pensassi che mi stavo affrettando a dire "ti amo". Shiri, ti confesso ora che ti amavo già allora quando ho detto "mi amor". Shiri, ti amo e ti amerò sempre! Shiri, sei tutto per me! Sei la moglie e la madre migliore che ci possano essere. Shiri, sei la mia migliore amica».

«Ti ricordi - racconta - la nostra ultima decisione insieme? Nella stanza di sicurezza, ho chiesto se dovevamo "combattere o arrenderci". Hai detto combattere, quindi ho combattuto. Shiri, mi dispiace di non aver potuto proteggervi tutti. Se solo avessi saputo cosa sarebbe successo, non avrei sparato. Penso a tutto quello che abbiamo passato insieme, ci sono così tanti bei ricordi. Ricordo le nascite di Ariel e Kfir. Ricordo i giorni in cui ci sedevamo a casa o in un bar, solo noi due, a parlare per ore di tutto sotto il sole. Era meraviglioso. Mi mancano profondamente quei momenti. La tua presenza mi manca profondamente».

«Shiri, è la volta in cui ti sono più vicino dal 7 ottobre, e non posso baciarti o abbracciarti, e questo mi sta distruggendo!», ha concluso Yarden.

Il messaggio del presidente - Il presidente israeliano Isaac Herzog piange dal canto suo in un lungo post su X l'uccisione di Shiri Bibas e dei suoi due figli Ariel e Kfir nel giorno del suo funerale. «Un intero Paese e un intero popolo sono in lutto» e «tutti noi, un intero popolo dal cuore spezzato, li accompagniamo verso il riposo eterno», scrive.

«Non è così che abbiamo pregato perché tornassero da noi - dice - Con gli occhi della nostra mente li vedevamo tornare, splendenti con le loro teste dorate, con lo sguardo vivace e giocoso che brillava nei loro occhietti. Se c'è ancora misericordia nel mondo, i bei volti di Shiri, Ariel e Kfir saranno un grido straziante, che riecheggerà in tutti gli angoli del mondo», dice Herzog, come riportano i media israeliani.

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