L'incontro virtuale tra i 25 leader convocati da Starmer si è chiuso dopo circa due ore. Fissata per giovedì una riunione operativa militare
LONDRA - I Paesi alleati dell'Ucraina «non possono semplicemente aspettare» che Vladimir Putin si sieda al tavolo della pace per avviare «discussioni serie». Lo ha affermato il premier britannico Keir Starmer intervenendo al meeting virtuale con circa 25 altri leader da lui stesso convocato.
«Noi - ha insistito - dobbiamo guardare avanti e avanzare preparandoci a una pace che sia sicura e possa durare. Il che significa rafforzare la difesa dell'Ucraina ma anche essere noi stessi pronti a difendere un eventuale accordo attraverso lo strumento di una coalizione dei volenterosi».
«La mia sensazione è che (Vladimir Putin) prima o poi dovrà sedersi al tavolo e impegnarsi in discussioni serie», ha dichiarato Starmer rivolgendosi da Downing Street ai leader di vari Paesi europei, oltre che di Australia, Canada e Nuova Zelanda.
«Nell'ultima settimana molto è successo», ha aggiunto, riferendosi alla proposta di tregua concordata in Arabia Saudita dal presidente americano Donald Trump con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky (quest'ultimo pure presente in collegamento alla call odierna convocata dal premier britannico).
«L'Ucraina è parte del processo di pace - ha sottolineato - poiché si è impegnata a una cessate il fuoco senza condizioni di 30 giorni». Mentre Putin «sta cercando di prendere tempo», ha ribadito, rimarcando che se il presidente russo «è serio riguardo alla pace, deve interrompere i suoi barbarici attacchi all'Ucraina e accettare il cessate il fuoco» a sua volta.
Il meeting è durato poco meno di due ore - Starmer ha chiuso dopo poco meno di due ore. Il primo ministro inglese, Macron e Zelensky si sono impegnati a cercare di definire il perimetro dei partecipanti a un'eventuale operazione di peacekeeping.
«È tempo che le armi tacciano e che cessino gli attacchi barbarici della Russia» in Ucraina, ha affermato Starmer. L'impegno del presidente Volodymyr Zelensky per il cessate il fuoco senza condizioni proposto dal presidente Donald Trump dimostra che «l'Ucraina è il partito della pace», ha detto Starmer ai giornalisti a conclusione della riunione, accusando ancora una volta Vladimir Putin di prendere tempo. «Il sì, ma» di Mosca «non è sufficiente», ha insistito, evocando la necessità di esercitare "la massima pressione" sulla Russia.
«Ribadiamo il nostro sostegno all'accordo dell'Ucraina per un cessate il fuoco», ha scritto da parte sua presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen. «Ora la Russia deve dimostrare di essere disposta a sostenere un cessate il fuoco che porti a una pace giusta e duratura. Nel frattempo, sosterremo il rafforzamento dell'Ucraina e delle sue forze armate seguendo la nostra "strategia dell'istrice"». E ancora: «Intensificheremo gli sforzi di difesa dell'Europa attraverso ReArm Europe, incrementando la spesa per la difesa».
Riunione operativa militare per giovedì - Dopo l'incontro, Starmer ha pure annunciato per giovedì una "riunione operativa". Saranno coinvolti i vertici militari, con il coinvolgimento dei Paesi alleati della cosiddetta coalizione dei volenterosi disposti a discutere di un futuro schieramento di peacekeeper "sul terreno" e di "aerei nei cieli", a garanzia della sicurezza dell'Ucraina, dopo il raggiungimento di un accordi di pace. L'incontro si svolgerà a Londra a conferma del "ruolo leader" rivendicato dal Regno Unito su questa iniziativa.