In un colloquio di quasi tre ore, il presidente russo ha accettato di sospendere per 30 giorni gli attacchi a obiettivi energetici
WASHINGTON/MOSCA - L'attesa del mondo per la telefonata tra Washington e Mosca, con al centro un possibile cessate il fuoco nella guerra in Ucraina e la «normalizzazione delle relazioni russo-americane», citando il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, - era tanta.
La si attendeva tra le 14.00 e le 16.00 in Svizzera (tra le 16.00 e le 18.00 ora di Mosca) e puntualmente è arrivata questo pomeriggio. Una lunga conversazione di quasi tre ore che è terminata dopo le 17.30 (ora in Svizzera).
Le premesse
Da una parte Trump era chiamato a convincere Putin a un cessate il fuoco di 30 giorni in Ucraina, dall'altra lo zar - per dare il suo benestare - aveva nel mirino come contropartita, secondo quanto appreso oggi dall'agenzia di stampa newyorchese Bloomberg, la cessazione di tutti gli aiuti militari a Kiev.
Ma i temi in agenda erano molteplici dato che a inizio settimana, Trump aveva affermato che i colloqui con Putin riguardavano «terre», «centrali elettriche» e la «divisione di alcuni beni». Ma all'ottimismo della Casa Bianca si accompagnava però lo scetticismo di Zelensky, che non crede alle reali "buone intenzioni" della Russia e che oggi ha raggiunto la Finlandia per alcuni colloqui sull'assistenza militare.
Che cosa si sono detti
Ma ecco che dalle anticipazioni, oggi si è arrivati al dunque con Putin e Trump a colloquio, il secondo dopo quello avvenuto a gennaio, a pochi giorni dalla rielezione del Presidente Usa.
Da quanto comunica il Cremlino, il presidente russo Vladimir Putin ha accettato di sospendere gli attacchi contro gli obiettivi energetici dell'Ucraina per 30 giorni.
Nel contesto dell'iniziativa per il cessate il fuoco, Putin ha detto che si deve fermare la mobilitazione ucraina e l'invio di armi a Kiev. Il presidente russo ha anche informato Trump di uno scambio di 175 prigionieri per parte con l'Ucraina a suo dire in programma domani, riferisce il Cremlino.
Putin ha poi riaffermato «l'impegno fondamentale per una risoluzione pacifica del conflitto in Ucraina», ha indicato il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, come riporta la Tass.
Il resoconto della Casa Bianca
Non si è raggiunto un accordo per una pace duratura, ma «i leader hanno concordato che il movimento per la pace inizierà con un cessate il fuoco energetico e infrastrutturale, nonché con negoziati tecnici sull'attuazione di un cessate il fuoco marittimo nel Mar Nero, un cessate il fuoco completo e una pace permanente": lo si legge nel resoconto della Casa Bianca della telefonata.
«Oggi il presidente Trump e il presidente Putin hanno parlato della necessità di pace e di un cessate il fuoco nella guerra in Ucraina. Entrambi i leader hanno concordato che questo conflitto deve concludersi con una pace duratura», si legge nel resoconto della Casa Bianca della telefonata tra i due leader.
Trump e Putin «hanno anche sottolineato la necessità di migliorare le relazioni bilaterali tra Stati Uniti e Russia. «Il sangue e i tesori che sia l'Ucraina che la Russia hanno speso in questa guerra sarebbero meglio spesi per le esigenze del loro popolo», si legge nel resoconto della Casa Bianca della telefonata tra i due leader.
I due «hanno concordato che un futuro con un rapporto bilaterale migliore tra Stati Uniti e Russia ha enormi vantaggi in termini di accordi economici e stabilità geopolitica quando sarà raggiunta la pace».
Non si è discusso solamente di Ucraina però. Trump e Putin «hanno parlato ampiamente del Medio Oriente come di una regione nella quale avviare una cooperazione per prevenire futuri conflitti», riferisce ancora la Casa Bianca. Nella telefonata tra i due leader è stata discussa inoltre «la necessità di fermare la proliferazione di armi strategiche". Trump e Putin sono, infine d'accordo che «l'Iran non dovrà mai essere in grado di distruggere Israele».