La catena di ristoranti giapponese Sukiya si è vista costretta a interrompere le attività per una settimana
TOKYO - Quasi 2000 punti vendita chiusi per tutta la prossima settimana, per tentare risolvere quelli che con un eufemismo vengono definiti «problemi sanitari».
Accade incredibilmente in Giappone, dove Sukiya, una catena di ristoranti "gyudon" a base di manzo e riso, ha detto di non avere altra scelta che fermare temporaneamente le attività dei suoi locali fino al prossimo venerdì, dopo due casi che hanno riguardato il ritrovamento dei resti di un topo in una ciotola di zuppa miso servita in un punto vendita nella prefettura settentrionale di Tottori, in gennaio, e più di recente la presenza di uno scarafaggio in un pasto da asporto in un locale di Akishima, a ovest di Tokyo.
Dopo il primo indicente la catena ha da subito adottato misure per migliorare l'igiene nei locali in tutti i suoi punti vendita, tra cui visite da parte di supervisori, e un'ulteriore formazione del personale in cucina, ma ha poi deciso di adottare misure radicali come la chiusura di tutti i 1.970 ristoranti con controlla sul territorio nazionale.