Telecamere e cellulari, isola del Giglio invasa dai "turisti del dolore"

Nella sola giornata di oggi sono stati oltre mille i turisti arrivati sull'isola per fotografare e vedere più da vicino la Costa Concordia
GROSSETO - Mentre continua la ricerca dei dispersi, i familiari delle vittime piangono i loro cari, i sommozzatori hanno trovato il cadavere della dodicesima vittima, una donna, e si lotta contro il tempo per evitare il disastro ambientale, si aggiunge dolore ad altro dolore. Il week-end e la giornata di sole hanno fatto scattare il "turismo del dolore" verso l'isola del Giglio, dove il 13 gennaio è naufragata la Costa Concordia.
Sono oltre 1000 le persone che si sono imbarcate da Porto Santo Stefano sui traghetti di Toremar e Maregiglio per raggiungere l'isola e vedere il più da vicino possibile il relitto della Concordia e gli interventi dei soccorritori.
Tutti "armati" di telecamere e cellulari hanno filmato e fotografato la scena del naufragio. Due sabati fa le persone arrivate al Giglio erano state 131.
Intanto, mentre i curiosi si divertono a fotografare quello che resta della nave, i sommozzatori dei Carabinieri sono riusciti a prelevare dalla cabina del comandante Francesco Schettino la cassaforte che era in uso dal comando della nave. L'operazione, particolarmente delicata, disposta dalla Procura di Grosseto, è stata completata pochi minuti fa.
I sommozzatori dei carabinieri, che sono entrati nella cabina del comandante Schettino, hanno sequestrato anche le valigie del comandante e il suo passaporto, oltre ad alcuni documenti.
ATS / red




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