È quanto ha annunciato il governo britannico. Pechino minaccia «necessarie contromisure»
LONDRA - Visti più facili e percorso agevolato verso il passaporto britannico per i cittadini di Hong Kong da parte del Regno Unito. Lo annuncia il governo di Boris Johnson, in risposta alla Cina, se Pechino non rinuncerà all'imposizione della nuova legge sulla sicurezza nell'ex colonia già condannata da Londra - all'unisono con Usa, Canada e Australia - come "una violazione" delle garanzie sul modello 'uno Stato, due sistemi' previsto dalla Dichiarazione sino-briannica che sancì la restituzione del territorio.
Immediata la risposta della Cina, che ha minacciato l'adozione di «necessarie contromisure» contro la Gran Bretagna se Londra allenterà le sue norme sui passaporti per i residenti di Hong Kong, consentendo ad esempio la possibilità di soggiorni prolungati. Lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri Zhao Lijian, in merito alle ipotesi ventilate dal Foreign Office.
La possibile mossa britannica è stata minacciata apertamente dal ministro degli Esteri, Dominic Raab. E varrebbe per quei cittadini di Hong Kong, circa 300.000 attualmente, già in possesso del documento di British National (Overseas) - o Bno - una sorta di passaporto bis che al momento consente ai titolare solo di visitare il Regno Unito senza visto per periodi fino a 6 mesi, senza metterne in discussione la nazionalità cinese esclusiva.
«Se la Cina continua lungo la strada intrapresa e dà attuazione a questa legislazione sulla sicurezza nazionale, noi rimuoveremo il limite dei sei mesi e consentiremo ai titolari dei passaporti Bno di chiedere di estendere il periodo (di permanenza nel Regno Unito) fino a 12 mesi per motivi di lavoro o di studio», ha spiegato il capo del Foreign Office. Tempo sufficiente, ha sottolineato, a far maturare il diritto per «avviare il percorso verso una futura cittadinanza» britannica.