Il premier ha etichettato come «assurdo» il tentativo di "autodifesa" messo in atto dagli estremisti
Il Governo britannico istituirà una nuova commissione contro le disuguaglianze nella società
LONDRA - Il Regno Unito «deve fare molto di più» per fronteggiare il razzismo e la discriminazione delle minoranze.
Parola del premier conservatore Boris Johnson che ha annunciato oggi, dalle colonne del Daily Telegraph e sulla scia delle proteste del movimento 'Black Lives Matter', l'istituzione di una nuova commissione destinata a tracciare un quadro aggiornato su «tutti gli aspetti della disuguaglianza» nella società britannica e a suggerire possibili nuovi rimedi.
Johnson ha ipotizzato interventi contro le disparità «nel mondo del lavoro, nell'accesso alla sanità, nell'istruzione e in tutte le altre realtà della vita».
Poi, pur tornando a criticare i tentativi di «riscrivere la storia» attraverso gli attacchi ai monumenti da parte di frange di manifestanti antirazzisti e a definire «deplorevole» l'imbrattamento recente della statua di Winston Churchill, ha bollato come «totalmente assurda» la pretesa di ergersene a difensori dei militanti di estrema destra scesi in piazza ieri fra scontri con la polizia e arresti: militanti bollati dal premier come «teppisti» e «criminali».
Scettico sulla commissione si è mostrato tuttavia il ministro ombra della Giustizia dell'opposizione laburista, David Lammy, di origini caraibiche, che ne ha denunciato gli scopi come vaghi e ha aggiunto: «Noi non vogliamo altri dati, vogliamo azioni concrete ora. Ciò che davvero serve da parte del Primo ministro è agire per un cambiamento di narrativa in grado di mettere fine al senso di vittimizzazione e discriminazione».
Nel frattempo, il Consiglio dell'Onu per i diritti umani ha dato luce verde a un dibattito sul razzismo e sulla brutalità della polizia. A richiederlo con urgenza sono stati 54 Paesi africani in una lettera consegnata dall'ambasciatore del Burkina Faso presso l'Onu a Ginevra nel contesto della mobilitazione mondiale seguita alla morte di George Floyd negli Usa.