Che entrerà in vigore a partire dal nuovo anno. Scongiurato il rischio del "no deal"
Von der Leyen: «Tempo di lasciarci la Brexit alle spalle», Johnson: «Di nuovo padroni del nostro destino»
LONDRA - È arrivato giusto alla vigilia di Natale, e a poche settimane dall'effettiva entrata in vigore, l'accordo sulla Brexit fra Regno Unito e Unione Europea.
Dopo più di 4 anni, fra iter istituzionali e trattative, Londra abbandonerà il mercato unico questo 31 dicembre. È così scongiurata l'ipotesi di un'uscita "no deal" che, fino a non troppo tempo fa, era ritenuta dal premier Boris Johnson come «altamente probabile».
Il documento dell'accordo, che comprende più di 2'000 pagine - scrive il Guardian - è un unicum: comprende infatti un'incredibile varietà di argomenti dalla cooperazione nucleare civile, all'approvigionamento energetico, fino all'aviazione e la pesca.
Proprio quest'ultima - tasto estremamente delicato assieme alle dogane nordirlandesi - aveva rischiato di portare il tutto a un nuovo nulla di fatto. Sul piatto le quote di pescato delle rispettive flotte, che è rimasto punto di contenzioso fino all'ultimo.
Una giornata che però era iniziata tentennando: con la quinta chiamata tra il primo ministro Boris Johnson e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, prevista questa mattina alle 7.00, ma che è poi stata ritardata.
Il parlamento britannico, così come quello europeo, saranno chiamati a votare sull'accordo che verrà da loro vidimato. Il Parlamento britannico si riunirà il 30 dicembre per la ratifica dell'accordo con l'Unione Europea. Lo scrive la BBC.
«Tempo di lasciarci la Brexit alle spalle» - Un accordo dolceamaro per l'UE che, per di Ursula von der Leyen, esprime soddisfazione per quanto raggiunto: «Ci siamo arrivati, anche se è stata una strada lunga e tortuosa», ha commentato, «è un buon accordo, giusto e bilanciato per entrambe le parti. Ora è tempo di lasciarci la Brexit alle spalle, con un po' di amaro in bocca, per l'Europa è tempo di andare avanti».
«Così riprendiamo nelle nostre mani il nostro destino» - Cariche di ben altro entusiasmo sono invece le parole di Boris Johnson: «Finalmente riprendiamo nelle nostre mani il nostro destino», ha commentato il premier che ha confermato la volonta di non ritardare le trattative malgrado l'emergenza coronavirus, «l'accordo protegge i nostri lavoratori e la nostra economia, d'ora in poi sarà il nostro parlamento a fare le nostre leggi. Europa, ricordati che avrai sempre in noi un alleato, un amico e soprattutto un partner commerciale».