«La Cina comunista non si fermerà davanti a nulla pur di impedire al suo popolo di cercare la libertà altrove»
I dodici cittadini di Hong Kong stavano cercando di fuggire verso Taiwan quando sono stati bloccati
HONG KONG / PECHINO - L'ambasciata Usa a Pechino ha chiesto alle autorità cinesi di rilasciare immediatamente i 12 fuggitivi di Hong Kong, consentendogli di lasciare il Paese.
«Il loro unico cosiddetto 'crimine' è quello di fuggire dalla tirannia. La Cina comunista non si fermerà davanti a nulla pur di impedire al suo popolo di cercare la libertà altrove», si legge in una nota.
Sui 12 cittadini di Hong Kong arrestati nei mesi scorsi nelle acque cinesi mentre tentavano di fuggire a Taiwan, dieci si avviano a essere processati nel pomeriggio presso il Tribunale del popolo del distretto di Yantian, a Shenzhen.
I dodici cittadini dell'ex colonia britannica, noti come "Hong Kong 12", devono rispondere di ingresso e superamento illegale dei confini, in merito all'arresto del 23 agosto quando la barca su cui tentavano di raggiungere Taiwan fu bloccata dalla autorità cinesi. Almeno due persone del gruppo rischiano la pena fino a 7 anni di carcere per aver organizzato il tentativo di fuga dalla città teatro nel 2019 di violenti proteste pro democrazia e dal 30 giugno scorso ingabbiata dalla legge sulla sicurezza nazionale imposta da Pechino.
Alcuni dei fuggitivi sono già al centro di indagini o addirittura incriminati a Hong Kong per le proteste. Le famiglie degli accusati, tra cui c'è anche un sedicenne, hanno chiesto che l'udienza a Shenzhen fosse trasmessa in streaming a causa dell'impossibilità di essere presenti dopo un breve preavviso, inconciliabile con la quarantena anti Covid-19.
In una lettera congiunta diffusa nel weekend, le famiglie hanno «fortemente condannato» la decisione delle autorità cinesi di tenere segreta l'udienza, invitando le ambasciate a inviare personale diplomatico per assicurare un processo equo notando la presenza di persone incriminate con passaporto britannico, portoghese e vietnamita.
Amnesty International ha denunciato la scarsa possibilità che il gruppo possa avere un processo giusto. «Sono stati privati dei loro diritti di base, inclusi quelli di difesa attraverso un legale di propria scelta», ha scritto in una nota Lam Cho Ming di Amnesty Hong Kong.
«Basta interferenze» - La Cina ha presto criticato duramente la richiesta dell'ambasciata Usa di «liberare immediatamente» i 12 cittadini di Hong Kong arrestati per l'ingresso illegale nelle proprie acque continentali nel tentativo di raggiungere in barca Taiwan.
Il portavoce del ministero degli Esteri Zhao Lijian ha detto che «la Cina è governata dalla legge e ritiene responsabili coloro che violano la legge», invitando Washington a smettere di usare la questione di Hong Kong per interferire con i suoi affari interni.
Gli Usa «ignorano i fatti», ha aggiunto Zhao in conferenza stampa, parlando di affermazioni «irresponsabili».