Lo farà apponendo la sua firma su una serie di ordini esecutivi
WASHINGTON - Il presidente americano Joe Biden vuole «snellire» la procedura per la naturalizzazione di nove milioni di migranti. Lo riferiscono fonti della sua amministrazione.
Biden firmerà oggi una serie di ordini esecutivi con l'obiettivo di annullare le politiche migratorie «fallite» del suo predecessore Donald Trump, che hanno causato «caos, crudeltà e confusione», hanno sottolineato le fonti.
I provvedimenti - Uno degli ordini esecutivi prevede la creazione di una task force per riunire le famiglie d'immigrati separati dall'amministrazione Trump al confine con Messico. Lo ha comunicato la Casa Bianca. La separazione di centinaia di bambini dai loro genitori immigrati era stata una delle decisioni più controverse dell'era Trump, suscitando un'ondata d'indignazione internazionale.
Un altro decreto punta invece ad piano di tre punti per una «immigrazione sicura, legale e ordinata nella regione» centroamericana: affrontando le cause del fenomeno (instabilità, violenza, insicurezza economica), sostenendo le capacità di altri Paesi di fornire protezione e opportunità più vicino a casa ai rifugiati e ai richiedenti asilo, e garantendo a quest'ultimi l'accesso alle sedi legali negli Usa ripristinando pienamente il sistema d'asilo.
Il terzo decreto mira a promuovere l'integrazione e l'inclusione degli immigrati, anche con una task force sui 'nuovi americani' e facilitando il processo di naturalizzazione, nonché revocando la direttiva di Trump che obbliga le famiglie sponsor a restituire al governo i benefici pubblici ricevuti dai parenti.
I nuovi provvedimenti seguono quelli del Day One: rafforzamento delle protezioni dei dreamer, abolizione del bando contro i Paesi a maggioranza musulmana, stop al muro col Messico, moratoria delle espulsioni per 100 giorni e l'invio al Congresso di una legge di riforma dell'immigrazione, che prevede un percorso di cittadinanza in otto anni.