«Non c'è disponibilità per fare una maggioranza», ha comunicato al Capo dello stato il presidente della Camera
Il presidente della Repubblica considera non percorribile la strada delle elezioni: «Conto di conferire al più presto l'incarico per formare un governo che faccia fronte con tempestività alle gravi emergenze non rinviabili».
ROMA - «Allo stato attuale permangono distanze alla luce delle quali non ho registrato unanime disponibilità per dare vita alla maggioranza». Lo ha detto il presidente della Camera Roberto Fico al termine del colloquio con il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, nel quale gli ha riferito del suo mandato esplorativo. Le parole di Fico sono arrivate dopo una giornata di altissima tensione sulla crisi di governo, dopo le mancate intese su nomi e contenuti ai tavoli del programma e per la squadra di governo.
«A seguito di un giro di consultazioni a partire dalle forze politiche che sostenevano il precedente governo, ho promosso l'avvio di un confronto su temi e punti programmatici tra le medesime forze politiche. Ho comunicato al presidente Mattarella l'esito del mandato», ha spiegato Fico, prima di concludere: «Non ho registrato la unanime disponibilità di dare vita a una maggioranza».
Ora due strade - «Ora ci sono due strade alternative: dare immediatamente vita a un nuovo governo adeguato a fronteggiare l'emergenza sanitaria, sociale, economica-finanziaria o immediate elezioni anticipate». Lo ha detto il Capo dello Stato italiano Sergio Mattarella dopo il colloquio con il Presidente della Camera Roberto Fico. «Le elezioni rappresentano un esercizio di democrazia - ha aggiunto -. Ma ho il dovere di sottolineare come il lungo periodo di campagna elettorale coinciderebbe con un momento cruciale per le sorti dell'Italia», in piena pandemia e campagna di vaccinazione.
L'obiettivo è quindi «un governo nella pienezza delle sue funzioni e non un governo con l'attività ridotta al minimo, come è inevitabile in campagna elettorale». L'auspicio di Mattarella, dunque: «Conto di conferire al più presto l'incarico per formare un governo che faccia fronte con tempestività alle gravi emergenze non rinviabili». Un incarico «di alto profilo e non politico».
L'appello - Quindi, l'appello del presidente della Repubblica a tutte le forze politiche. Un appello «alla responsabilità», affinché sostengano un governo di unità nazionale. E per domani alle 12 Mario Draghi è stato convocato al Quirinale. L'ipotesi è l'ex presidente della Banca centrale europea alla guida di un "governo del presidente", un governo tecnico. Contro l'alternativa di elezioni anticipate, che - appunto - lascerebbero il Paese nell'incertezza.