C'è chi scommette su un giuramento venerdì e una fiducia alle Camere a inizio settimana prossima.
ROMA - Un'imposizione fiscale progressiva (che rimette nel cassetto il sogno del centrodestra di una tassa piatta) e un'accelerazione sui vaccini, da fare subito a docenti e personale scolastico. Continua a prendere corpo, in Italia, il programma del governo Draghi, che oggi incontra le delegazioni di Partito democratico (Pd), Italia Viva (Iv), Liberi e uguali (Leu), Fratelli d'Italia (Fdi), Forza Italia (Fi), Lega e MoVimento 5 Stelle (M5s).
Ancora carte coperte del primo ministro incaricato sulla squadra. «La formula del governo spetterà al presidente incaricato, alla luce del mandato del presidente della Repubblica e della valutazione sul perimetro della maggioranza. Ci rimettiamo alle valutazioni di Draghi», afferma il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, dopo le consultazioni, ribadendo che «Pd e Lega sono e rimangono due forze alternative», ma non ci saranno «veti a prescindere». Quanto al congresso del Pd, invocato da alcuni esponenti del partito, parlarne ora «è un assillo da marziani».
Sulla tempistica per la nascita del governo è la capa di FdI, Giorgia Meloni, dopo l'incontro con Draghi, a dire: «Dai tempi della piattaforma Rousseau mi pare di capire che le cose stiano slittando di qualche giorno». La piattaforma Rousseau è il portale su cui, domani e dopo, gli iscritti del MoVimento 5 Stelle voteranno in merito all'appoggio del futuro governo Draghi.
Di certo domani l'ex Governatore della Banca centrale europea - che illustrerà al Parlamento il suo programma dettagliato - vedrà le parti sociali, mentre c'è chi scommette su un giuramento venerdì e sulla fiducia delle due Camere nei primi giorni della prossima settimana.
«Draghi ci ha parlato della sua riforma del fisco, immagina che le tasse non aumenteranno, immagina un sistema progressivo ed esclude la flat tax», racconta ancora Giorgia Meloni confermando il suo "no".
Silvio Berlusconi torna alla Camera dopo molto tempo tra gli applausi e ruba la scena, guidando la squadra di Fi alle consultazioni. Iv conferma invece la fiducia «a prescindere» a Draghi. Il M5s - ultima forza politica a essere consultata oggi - prima del voto sulla piattaforma Rousseau anticipa: «A Draghi chiederemo se ha definito il perimetro politico e tematico entro il quale intende formare una nuova maggioranza».