Di Maio: «La responsabilità è il prezzo della grandezza».
ROMA - Non è la maggioranza bulgara con cui i grillini approvarono l'alleanza con la Lega né quella qualificata con cui diedero il loro placet a quella con il PD, ma il consenso a un esecutivo tecnico-politico guidato da Mario Draghi c'è. Il 59,3% degli iscritti al MoVimento 5 Stelle che hanno partecipato alla consultazione sulla piattaforma Rousseau hanno detto "sì" a un possibile governo dell'ex presidente della BCE. Il 40,7%, invece, si è dimostrato contrario all'idea.
«La responsabilità è il prezzo della grandezza. Oggi i nostri iscritti hanno dimostrato ancora una volta grande maturità, lealtà verso le istituzioni e senso di appartenenza al Paese. In uno dei momenti più drammatici della nostra storia recente, il MoVimento 5 Stelle sceglie la strada del coraggio e della partecipazione, ma soprattutto sceglie la via europea, sceglie un insieme di valori e diritti di cui tutti noi beneficiamo ogni giorno e dietro ai quali, purtroppo non di rado, si nascondono egoismi e personalismi», commenta il ministro degli Esteri uscente e capo politico dei pentastellati, Luigi Di Maio.
Il MoVimento 5 Stelle è solito rimettere le decisioni strategiche alla piattaforma Rousseau, un portale gestito dall'Associazione Rousseau, fondata dallo scomparso Gianroberto Casaleggio e presieduta oggi dal figlio Davide. Ad avere diritto di voto sono i militanti iscritti da almeno sei mesi. Nel 2018, il primo governo Conte (l'alleato era la Lega) fu sostenuto dal 94% dei partecipanti alla consultazione. Nel 2019, il Conte 2 (con il PD) ricevette invece "solo" il 79,3% di "sì".
Dopo un secondo giro di consultazioni, il 73enne Mario Draghi risulta sostenuto da tutti i principali partiti tranne Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni. Come ricostruisce il Sole 24 ore, lo scioglimento della riserva da parte del primo ministro incaricato e la presentazione della squadra di governo sono attesi per domani o sabato. Il giuramento del nuovo esecutivo potrebbe invece essere tra sabato e lunedì. La fiducia alle Camere è prevista infine tra mercoledì e giovedì.