Il presidente americano Joe Biden ha chiesto al Congresso il ripristino del "Voting Rights Act"
WASHINGTON D.C. - In occasione del 56° anniversario del "Bloody Sunday", Joe Biden ha lanciato un appello al Congresso perché ripristini pienamente il "Voting Rights Act" del 1965, la legge che proibì in particolare le discriminazioni razziali nel voto.
«Sono sempre stato orgoglioso di guidare gli sforzi per ri-autorizzarla nel corso degli anni come senatore della commissione giustizia ma nello stesso tempo i repubblicani ad ogni livello l'hanno intaccata», ha ricordato nelle anticipazioni, diffuse dalla Casa Bianca, del suo intervento video per i 56 anni della marcia per i diritti civili a Selma, in Alabama, in cui centinaia di manifestanti pacifici furono attaccati dalla polizia.
«Poi - ha proseguito - nel 2013 la corte suprema ha distrutto il Voting Rights Act, sostenendo che i tempi erano cambiati e che le discriminazioni di voto erano rare, contrariamente all'assalto in corso. La defunta giudice della Corte suprema Ruth Bader Ginsburg scrisse che la decisione era come 'gettare via il tuo ombrello in un temporale'. Oggi abbiamo una grandinata, non un temporale».
«Quelle torce e croci in fiamme, i manganelli, i lacrimogeni, i cani da attacco, le leggi e i processi ingiusti non potevano fermare il progresso. Il sangue di John Lewis e di centinaia di altre anime coraggiose e giuste che furono uccise a Selma, quella domenica del 1965, santificarono una nobile battaglia», anche affermato Joe Biden.
Biden ha anche ricordato che «nella nostra vita, per gli afroamericani, i diritti fondamentali di voto sono stati negati dai suprematisti bianchi nascosti sia dietro i cappucci bianchi sia alla luce del sole nei parlamenti e nei tribunali statali».