Si tratta di Gavin Williamson, Robert Buckland, Robert Jenrick e (quasi certamente) Amanda Milling
LONDRA - Il primo ministro britannico Boris Johnson ha compiuto un rimpasto di governo, estromettendo dalla compagine conservatrice il ministro dell'Istruzione Gavin Williamson, quello della Giustizia Robert Buckland e quello delle Politiche abitative Robert Jenrick.
«È stato un privilegio ricoprire il ruolo di ministro dell'Istruzione dal 2019» ha dichiarato Williamson. «Nonostante le sfide della pandemia globale, sono particolarmente orgoglioso delle riforme portate a termine negli istituti d'istruzione superiore», anche se i media britannici sottolineano come il malcontento per il suo operato fosse ampiamente diffuso.
«È stato un onore servire nel governo per gli ultimi sette anni, e come Lord Cancelliere per gli ultimi due» ha a sua volta twittato Buckland. «Sono profondamente orgoglioso di tutto ciò che ho ottenuto» ha dichiarato l'ex ministro, che guarda già al futuro: «Sotto con la prossima avventura». Anche Jenrick ha parlato di «enorme privilegio» e ha aggiunto: «Continuerò a sostenere il primo ministro e il governo in ogni modo possibile».
Il numero 10 di Downing Street ha confermato, con un comunicato formale, gli addii di Williamson, Buckland e Jenrick, lodando il contributo di ciascuno di essi al governo Johnson.
Anche Milling? - Sembra che anche Amanda Milling, ministra senza portafoglio e co-presidente del Partito conservatore, sia destinata a saltare. Mancano però conferme ufficiali in merito, anche se i media britannici danno la cosa per certa.
Un passo indietro per Raab - Intanto c'è il primo avvicendamento sicuro: Dominic Raab è diventato il nuovo Lord Cancelliere (ovvero il ministro della Giustizia) e vice primo ministro. Prima occupava il dicastero degli Esteri e quindi, sottolineano i media, si tratta di un passo indietro nella sua carriera politica. Elizabeth Truss è stata nominata agli Esteri, pur conservando il precedente incarico di ministra per le Donne e le Pari opportunità. Cambio di dicastero anche per Michael Gove, che passa alle Politiche abitative ed Enti locali.