Il motivo? Protestare contro il Protocollo Brexit sull'Irlanda del Nord, che impone controlli doganali con il Regno Unito
Merci dal Regno Unito...al Regno Unito: «È folle fare dei controlli». Così Boris Johnson
BELFAST - Il Primo ministro nordirlandese, l'unionista Paul Givan, ha annunciato le sue dimissioni.
Lo ha dichiarato, non senza qualche lacrima, durante una conferenza stampa a Belfast. Il motivo ufficiale, ha spiegato Givan, è per lanciare un forte segnale di protesta contro il Protocollo per l'Irlanda del Nord, allegato agli accordi post-Brexit fra Regno Unito e Unione europea. Il Protocollo, lo ricordiamo, impone controlli doganali e dunque un confine tra la Gran Bretagna e l'Irlanda del Nord.
Le sue dimissioni innescano in automatico anche quelle del vice Primo Ministro Michelle O'Neill (del partito rivale, il Sinn Féin), sulla base degli accordi di condivisione del potere. L'Irlanda del Nord piomba così nuovamente in una situazione di scompiglio politico.
Si tratta del culmine di mesi di proteste del Partito Unionista (DUP) contro i controlli sulle merci che attraversano il Mare d'Irlanda. Mercoledì il ministro dell'agricoltura del DUP, Edwin Poots, ha ordinato di fermare unilateralmente i controlli sui prodotti alimentari e agricoli che arrivano in Irlanda del Nord dalla Gran Bretagna, scatenando le forti reazioni dell'Irlanda e dell'Unione europea.
Il premier britannico Boris Johnson aveva in precedenza affermato che è «folle» avere controlli sulle merci che sostanzialmente circolano all'interno del Regno Unito (ovvero dall'Irlanda del Nord alla Gran Bretagna), criticando così il Protocollo. L'ironia sta nel fatto che il Protocollo è stato firmato dallo stesso Johnson a fine 2019, quando Londra è uscita dal mercato unico europeo. Allora, lo scopo era tutelare la fragile pace tra Irlanda ed Irlanda del Nord.
La decisione del DUP è intanto stata criticata dai partiti dell'opposizione. Il ministro delle finanze del Sinn Féin, Conor Murphy, l'ha definita «sconsiderata ed egoista», mentre Doug Beattie, il capo del partito unionista dell'Ulster, ha detto al Guardian che avrebbe «creato più destabilizzazione» e «più difficoltà per la gente dell'Irlanda del Nord». Secondo Beattie, si tratta di una trovata elettorale che non avrà alcun impatto: «Alla fine, il protocollo sarà ancora in vigore».
Le manovre del DUP sono poi viste dai rivali come una strategia di posizionamento per le elezioni di maggio. Gli ultimi sondaggi, infatti, vedevano davanti il Sinn Féin.