L'attuale presidente del Consiglio non vede la necessità di un rimpasto: il governo è «efficiente»
ROMA - Mario Draghi ha escluso un suo ruolo politico nel 2023, alla fine del mandato quale presidente del Consiglio dei ministri italiano. Lo ha fatto nel corso di una conferenza stampa
L'ex presidente della Banca centrale europea rifiuta di farsi tirare per la giacchetta: «Ho visto che tanti politici mi candidano a tanti posti in giro per il mondo mostrando grande sollecitudine, ma vorrei rassicurarli che se decidessi di lavorare un lavoro lo trovo da solo...».Non sarà quindi lui il possibile "federatore" delle forze politiche che in Italia si collocano al centro, assicura.
Passando a parlare del suo attuale incarico, Draghi ha respinto la necessità di fare un rimpasto nella squadra di governo, che considera «efficiente» e al lavoro su problemi come «Il caro energia; l'inflazione che sta aggredendo il potere di acquisto dei lavoratori e diminuendo la competitività delle imprese: l'uscita dalla pandemia naturalmente». Un'altra sfida è il Piano nazionale di ripresa e resilienza, che dovrà rilanciare l'economia italiana travolta dal Covid-19. Il piano, conclude Draghi, «sta andando molto bene».