«Il suo è un programma razzista, che punta a spaccare la società, e di grande brutalità»
PARIGI - A due giorni dal primo turno delle presidenziali, Emmanuel Macron, in difficoltà contro Marine Le Pen secondo i sondaggi, alza il tiro e - in un'intervista a Le Parisien - dichiara che la sua avversaria «dipende finanziariamente da Putin» oltre ad essere «accondiscendente con la Russia». E il suo programma rimane «brutale, razzista», mentre sul piano sociale è pieno di «menzogne».
«Penso che Marine Le Pen abbia un programma sociale pieno di menzogne perché non pensa a finanziarlo. Ha il programma che mette più in pericolo i piccoli risparmiatori e i piccoli pensionati. Quando dice: aumento le pensioni e dormite tranquilli, non è vero. Mente alle persone, perché non lo farà mai. Quando propone di abbassare l'IVA ovunque e di bloccare i prezzi senza sapere come pensa di riuscirci, mente alle persone. Perché se uno decide una cosa del genere, ci manda in rosso. Quello che è vero - dice Macron - è che il dibattito ha completamente banalizzato il discorso di Marine Le Pen perché lei ha avuto uno straordinario direttore di campagna che è stato ancora più estremista di lei: Zemmour. E quindi, siccome le cose più orrende sono state già dette da mesi, ci si racconta che Marine Le Pen non è poi così grave. Ma i suoi fondamentali non sono cambiati: è un programma razzista, che punta a spaccare la società, e di grande brutalità».
Quanto al rapporto con Putin, «Marine Le Pen è finanziariamente dipendente da lui e dal suo regime, con il quale è stata sempre accondiscendente», accusa il presidente uscente.
Le Pen risponde - La candidata del Rassemblement National, Marine Le Pen, ha detto questa mattina che il suo avversario alle elezioni, il presidente in carica Emmanuel Macron, è «molto aggressivo da quando è entrato in campagna elettorale» e questo rivela - secondo lei - «una certa dose di nervosismo» a due giorni dalle presidenziali.
«Lo trovo aggressivo nelle posture, nelle frasi - ha detto la Le Pen a France Info - ho trovato le frasi del presidente della Repubblica estremamente offensive». La leader del RN afferma di essere stata «molto colpita dall'udire il presidente della Repubblica, che è il garante della Costituzione, accusarmi di razzismo». E, ha aggiunto, «lo sfido a trovare una sola frase nel mio programma che discrimina i francesi per la loro origine, la loro religione o il colore della pelle, perché il razzismo è questo».
«Bisognerebbe - ha aggiunto - che il presidente della Repubblica comprendesse che creare una differenza di diritto, concedere diritti supplementari in funzione della nazionalità non è mai stato considerato, in nessun diritto, come razzista».