Il primo round concluso oggi è stato vinto dal 42enne ex cancelliere dello Scacchiere Rishi Sunak con 88 preferenze.
LONDRA - Sono sei i superstiti rimasti in corsa per succedere a Boris Johnson come leader Tory e futuro premier britannico, dopo il primo scrutinio condotto oggi con voto segreto fra tutti gli oltre 350 deputati del partito di maggioranza e lo spoglio condotto dal Comitato 1922.
A superare lo sbarramento di 30 suffragi minimi previsti per questa votazione preliminare sono stati - in ordine di preferenze - Rishi Sunak, Penny Mordaunt, Liz Truss, Kemi Badenoch, Tom Tugendhat e Suella Braverman. Eliminati invece Nadihm Zahawi e Jeremy Hunt.
Sunak, 42enne ex cancelliere dello Scacchiere, si conferma il front runner con 88 preferenze, ma alle sue spalle sale anche nel consenso dei colleghi deputati (e non solo fra la base degli iscritti, di fronte ai quali i sondaggi la danno prima in assoluto) il nome di Penny Mordaunt, con 67 voti, a sorpresa nettamente meglio per ora dei 50 di Liz Truss.
Fra gli outsider bene un'altra viceministra emergente della leva dei brexiteer, Kemi Badenoch, di origini familiari nigeriane, con 40 voti, seguita dal presidente della commissione Esteri dei Comuni, Tom Tugendhat, a quota 37, e dall'attorney general in carica Suella Braverman, di radici indiane come Sunak e legata all'ultradestra pro Brexit, con 32.
Eliminati invece due pezzi da 90 (sulla carta) come Nadihm Zahawi, neo cancelliere dello Scacchiere nato in una famiglia di rifugiati curdo-iracheni, e soprattutto Jeremy Hunt, ex ministro della Sanità e poi degli Esteri: il più anti-johnsoniano dei pretendenti che nel 2019 arrivò al ballottaggio finale con Boris e da allora è sempre rimasto fuori dal governo, umiliato stavolta all'ultimo posto con soli 18 suffragi.