La legge, che vieterà l'acquisto di sigarette ai nati a partire dal 1° gennaio 2009, è stata presentata al parlamento.
Il progetto prevede inoltre le riduzioni dei livelli di nicotina nei prodotti del tabacco e dei punti vendita autorizzati.
WELLINGTON - La Nuova Zelanda avanza con passo deciso verso un futuro senza fumo. E lo fa con una legge, presentata in prima lettura ieri al parlamento, che non ha eguali in tutto il mondo. L'obiettivo è chiaro quanto ambizioso: avere future generazioni composte solamente da non fumatori. Un'utopia?
Il percorso è ancora lungo - si guarda infatti all'orizzonte 2023 per l'entrata in vigore della legge - ma il disegno gode già di un ampio consenso trasversale tra le forze politiche del legislativo, nonostante alcune perplessità (inevitabili, aggiungiamo noi) innescate dalla sua natura così sperimentale. Ma vediamo nel dettaglio quali sono i punti cardinali che la nuova legislazione intende fissare, a partire dalla riduzione del quantitativo di nicotina presente nelle sigarette. «Per decenni abbiamo consentito alle multinazionali del tabacco di mantenere la loro fetta di mercato, lasciando che rendessero il loro prodotto sempre più capace di dare dipendenza», ha dichiarato ieri, di fronte ai parlamentari, la "vice" ministra della Salute, Ayesha Verrall, che ha definito «disgustosa e bizzarra» la circostanza. «In questo Paese ci sono più norme di sicurezza per la vendita dei panini che non per le sigarette».
Se è indubbio che una riduzione dei livelli di nicotina avrà un impatto positivo tanto sulla salute dei fumatori quanto sul livello di dipendenza, sono però altri due i punti di forza che rendono il progetto un potenziale "endgame" per il tabacco.
In primis il fatto che non sarà più possibile - per tutti - acquistare sigarette al chiosco all'angolo o presso il centro commerciale di turno. E questo si tradurrà in un taglio drastico dei punti vendita, che dagli oltre 8'000 attuali diventeranno meno di 500 in tutto il Paese. Ma soprattutto, è prevista l'introduzione di un divieto che non consentirà a chi è nato dopo il 1° gennaio 2009 di acquistare né sigarette né altri prodotti del tabacco. La «priorità di questa legge», parola di Verrall, è quella di «proteggere quanto abbiamo di più prezioso: la nostra gente, le nostre famiglie, le nostre comunità».
La legge, se proseguirà nei tempi previsti dall'iter - al netto inoltre delle eventuali modifiche - entrerà in vigore l'anno prossimo. Il testo dovrebbe quindi fare ritorno sui tavoli della Camera dei rappresentanti entro la fine del 2022. Ma le autorità del Paese oceanico hanno già cerchiato sui calendari anche il 2025, con l'obiettivo di ridurre entro quella data la quota di fumatori nella popolazione neozelandese. Si punta a un massimo del 5%, contro il 13% di oggi.