Le opposizioni all'attacco. Calenda: «Non è più in sé». In seguito la precisazione di Forza Italia
ROMA - Ci ha pensato Silvio Berlusconi a incendiare il dibattito elettorale in Italia, a un mese e mezzo dalle votazioni per il rinnovo del Parlamento. Il leader di Forza Italia ha rilanciato uno dei suoi storici cavalli di battaglia: il presidenzialismo.
«Io spero che la riforma costituzionale sul presidenzialismo si farà» ha dichiarato questa mattina ai microfoni di Radio Capital. «È dal '95 che ho proposto un sistema presidenziale per l'Italia. Un sistema perfettamente democratico che la democrazia la esalta consentendo al popolo di scegliere direttamente da chi essere governato. Se la riforma entrasse in vigore sarebbero necessarie le dimissioni di Mattarella per andare all'elezione diretta di un capo dello Stato che, guarda caso, potrebbe essere anche lui».
La risposta di Letta - Le parole di Berlusconi sono state viste come un attacco personale al presidente della Repubblica da svariati protagonisti della politica italiana. A cominciare dal segretario del Partito democratico Enrico Letta: «Questa dichiarazione è la dimostrazione di quello che noi diciamo: per battere la destra l'unica alternativa è votare la coalizione che è nata attorno al Pd». Berlusconi, afferma Letta, «dice che se vince vuole cambiare la Costituzione in senso peggiorativo e attacca Mattarella mentre noi lo difendiamo. Il fatto che il centrodestra inizi la sua campagna con un attacco al presidente e la richiesta di dimissioni dimostra che la destra è pericolosa per il paese. Se oggi c'è un punto di unità nel Paese è Mattarella e ora dopo aver fatto cadere Draghi vogliono fare cadere Mattarella».
Quelle di Conte e Calenda - Anche il leader del Movimento 5 stelle Giuseppe Conte attacca Berlusconi. «Il centrodestra ha calato la maschera, ammettendo che la riforma costituzionale in senso presidenzialistico di cui parla Berlusconi prefigura un semplice accordo spartitorio: Giorgia Meloni premier, Matteo Salvini vicepremier e ministro dell'Interno, Silvio Berlusconi primo presidente della nuova Repubblica presidenziale, dopo avere ottenuto le dimissioni di Sergio Mattarella». Ancora più duro Carlo Calenda, che guida il neonato Terzo polo: «Non credo che Berlusconi sia più in sé. Berlusconi non è Mattarella a doversi dimettere ma tu a non dover essere eletto. Ci stiamo lavorando».
Forza Italia fa chiarezza - Critiche così infuocate hanno portato a una precisazione da parte di Forza Italia: «Facciamo chiarezza: non c'è nessun attacco alla persona del presidente Sergio Mattarella. Il centrodestra ha inserito nel suo programma l'elezione diretta del presidente della Repubblica all'interno delle regole della Costituzione e dello stato democratico. Il fantomatico attacco a Mattarella per il quale si sta agitando la sinistra che non ha programmi e non ha proposte, non esiste».
Meloni in difesa - Giorgia Meloni, a caldo, ha appoggiato le frasi di Berlusconi. «Il presidenzialismo è una riforma seria che è anche economica è importante per la stabilità e per dare fiducia agli investitori».
#Berlusconi non è più in sé. E agli elettori di Forza Italia dico: non seguitelo sulla strada della distruzione delle Istituzioni per appagare le sue voglie. pic.twitter.com/RfnRIykjei
— Carlo Calenda (@CarloCalenda) August 12, 2022