L'arretrato nelle forniture militare destinate a Taiwan è salito a quota 19 miliardi di dollari
WASHINGTON - Il governo e il Congresso americano temono che la guerra in Ucraina stia rallentando la fornitura di armi a Taiwan aggravando un arretrato di quasi 19 miliardi di dollari di equipaggiamenti militari destinati all'isola nell'ambito della strategia Usa per aiutarla a difendersi contro un'eventuale invasione da parte della Cina. Lo riporta in esclusiva il Wall Street Journal.
Secondo fonti di Capitol Hill e dell'amministrazione Biden a dicembre di un anno fa l'arretrato ammontava a 14 miliardi di dollari e adesso è arrivato a 18,7 miliardi di dollari. Nel pacchetto di armi che sarebbe dovuto partire da Washington c'è anche un ordine del 2015 per 208 sistemi anticarro Javelin e oltre 200 Stinger, che invece sono stati forniti in gran quantità alle forze di Kiev dall'inizio dell'invasione da parte di Mosca.
Il Pentagono ha ammesso ritardi nella consegna di attrezzature militari a Taipei ma ha specificato che si tratta di nuovi ordini e che i sistemi Javelin e Singer inviati in Ucraina facevano parte dell'arsenale Usa.
«Continuiamo a lavorare diligentemente per fornire armi a Taiwan il più rapidamente possibile, assicurandoci allo stesso tempo che l'Ucraina possa difendersi dall'aggressione russa», ha dichiarato in una nota la portavoce del dipartimento della Difesa, Sabrina Singh.