Belgrado nel frattempo sta valutando se inviare una richiesta formale alla Kfor, la Forza Nato in Kosovo
PRISTINA - Il premier Albin Kurti ha consegnato ufficialmente oggi a Praga la domanda di adesione del Kosovo all'Unione europea. Ne hanno dato notizia i media a Pristina. Incontrando i giornalisti al termine della cerimonia, Kurti ha parlato di «giornata storica per il popolo del Kosovo e di giornata straordinaria per la democrazia».
La dichiarazione di Kurti - Alla domanda sui cinque Paesi Ue che non riconoscono ancora il Kosovo (Spagna, Grecia, Romania, Cipro e Slovacchia), Kurti ha osservato che «il Kosovo ha firmato l'accordo di stabilizzazione e associazione, e i cinque Paesi in questione erano d'accordo». E ha detto di non credere che una minoranza di stati membri dell'Unione sarà contro l'ingresso del Kosovo nella famiglia europea.
Continua la protesta - Intanto nel nord del Kosovo, da sei giorni, la locale popolazione serba protesta, con blocchi stradali e barricate, contro l'arresto di un ex agente serbo della polizia kosovara, e in generale contro la politica di Pristina, ritenuta ostile e discriminatoria nei confronti dei serbi.
Inascoltati gli appelli a rimuovere i blocchi - Nonostante i ripetuti appelli della comunità internazionale, a cominciare da Ue e Usa, a rimuovere pacificamente i blocchi e a normalizzare la situazione, nella zona interessata dalle proteste restano forti difficoltà e restrizioni nelle comunicazioni stradali. Al momento sono inagibili i due maggiori valichi di frontiera con la Serbia a Jarinje e Brnjak, e restano chiuse le scuole, che operano nell'ambito del sistema di istruzione della Serbia.
La Serbia decide sulla strategia da adottare - I due inviati di Ue e Usa, Miroslav Lajcak e Gabriel Escobar, hanno avuto ieri a Belgrado colloqui con il presidente serbo Aleksandar Vucic e la premier Ana Brnabic, dopo essere stati il giorno precedente a Pristina. Mentre è attesa per oggi la decisione del governo serbo sulla richiesta alla Kfor, la Forza Nato in Kosovo, per l'invio di un contingente di truppe serbe nel nord, per la protezione della popolazione serba locale. Anche venisse inoltrata, la richiesta verrà verosimilmente respinta.
La contrarietà Usa - Un passo questo, come ha detto Escobar, che vede gli Stati Uniti assolutamente contrari, essendo Washington contro una militarizzazione del problema e a favore del dialogo. Vucic giustifica l'eventuale invio di truppe con una clausola della risoluzione 1244 dell'Onu. E ha suscitato polemiche e malcontento a Belgrado la decisione di sostituire, con esponenti di etnia albanese, i consiglieri comunali serbi dimessisi nelle scorse settimane nel settore nord (serbo) di Kosovska Mitrovica.
Oggi consegnata la domanda di adesione all'UE - Il premier kosovaro Albin Kurti consegnerà ufficialmente oggi a Praga alle 13:00 la domanda di adesione del Kosovo all'Unione europea. La Repubblica ceca detiene fino alla fine dell'anno la presidenza di turno della Ue. Nel darne notizia, i media a Belgrado riferiscono che il documento sarà consegnato al ministro ceco per gli Affari europei, Mikulas Bek. La domanda di adesione è stata firmata ieri a Pristina dalla presidente kosovara Vjosa Osmani, dal premier Kurti e dal presidente del Parlamento Glauk Konjufca.