Gli affondi da Kiev contro l'ex premier italiano e le sue frasi di domenica
ROMA - «Berlusconi è un agitatore vip che agisce nel quadro della propaganda russa, baratta la reputazione dell'Italia con la sua amicizia con Putin. Le sue parole sono un danno per l'Italia». È il grave affondo che Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Zelensky, riserva al leader di Forza Italia, nonché senatore della Repubblica dell'attuale maggioranza di Governo italiano. La dichiarazione - ripresa dal quotidiano Repubblica - continua con l'esortazione rivolta al Silvio nazionale: «Getti la maschera e dica pubblicamente di essere a favore del genocidio del popolo ucraino».
Le parole di Berlusconi - A scatenare l'ira e lo sdegno del portavoce di Kiev erano state le dichiarazioni, rilasciate ieri dal senatore, all'uscita del seggio elettorale per le regionali in Lombardia: «Bastava che cessasse di attaccare le due repubbliche autonome del Donbass e questo non sarebbe accaduto - ha detto l'ex presidente del Milan riferendosi a Zelensky - Quindi giudico, molto, molto negativamente il comportamento di questo signore».
Accuse pesanti anche da Oleg Nikolenko - Alle parole accusatorie di Podolyak fa eco il portavoce del ministero degli Esteri ucraino, Oleg Nikolenko, che - secondo quanto riporta un'agenzia Ansa - a mezzo social afferma che «le accuse insensate di Berlusconi contro Zelensky sono un tentativo di baciare le mani di Putin, insanguinate fino ai gomiti. Un tentativo di dimostrare la sua lealtà al dittatore russo». E ancora, in riferimento al rapporto che il fondatore di forza Italia ha avuto con Gheddafi: «Baciò le mani del dittatore per mostrare lealtà». E infine, «diffondendo la propaganda russa, incoraggia Mosca a continuare i suoi crimini e quindi ha responsabilità politica e morale. Apprezziamo invece molto la pronta risposta di Meloni, che ha riaffermato l'incrollabile sostegno all'Ucraina».
Tajani getta acqua sul fuoco della polemica - A difendere l'operato dell'esecutivo italiano e del leader di Forza Italia ci pensa invece il ministro degli Esteri Antonio Tajani: «La posizione del Governo è sempre la stessa. Berlusconi è un uomo di pace, non ha cambiato di certo le sue posizioni a sostegno dell'Ucraina, della Nato e dell'Occidente. Abbiamo sempre votato nella stessa maniera e continueremo a votare così».