Lo ha affermato il ministero della Difesa russo. Che sia il nuovo casus belli di Putin per invadere la Moldavia?
MOSCA - Come il Dombass lo fu per l'Ucraina, così potrebbe diventarlo anche la Transnistria per la Moldavia: il nuovo casus belli del Cremlino potrebbe essere la piccola repubblica separatista e filo-russa. Questa una possibile chiave di lettura per le dichiarazione rilasciate dal ministero della Difesa russo.
La dichiarazione - «Kiev sta preparando una provocazione armata contro la Transnistria», ha affermato infatti il ministero di Mosca su Telegram, citato da Ria Novosti.
«Secondo le informazioni disponibili, nel prossimo futuro il regime di Kiev sta preparando una provocazione armata contro la Repubblica Moldava transnistriana che sarà condotta dalle Forze Armate ucraine, anche con il coinvolgimento della formazione Azov», ha dichiarato il ministero. «Come pretesto per l'invasione, Kiev ha in programma di organizzare una offensiva dal territorio della Transnistria. I sabotatori indosseranno uniformi militari russe», ha detto il dipartimento.
Ancora il battaglione nazionalista Azov - Il ministero della Difesa afferma di avere ottenuto prove di un piano in base al quale militari dell'esercito ucraino e del battaglione nazionalista Azov, «vestiti con uniformi delle forze armate russe», dovrebbero inscenare una falsa invasione dell'Ucraina a partire dal territorio della Transnistria, la autoproclamata repubblica filorussa sul territorio della Moldavia. Ciò darebbe alle forze di Kiev il pretesto per attaccare la Transnistria.
Il ministero della Difesa russo avverte che sta monitorando da vicino la situazione lungo il confine fra Ucraina e Transnistria ed è «pronto a rispondere» ad ogni sviluppo.
Sul territorio della Transnistria Mosca ha un contingente di circa 1.500 soldati.