Per l'Onu il rischio è quello di «far precipitare israeliani e palestinesi sempre più nell'abisso». Dopo le violenze dei coloni, tre fermi
TEL AVIV / GINEVRA - La situazione in Cisgiordania «rischia di andare fuori controllo»: lo ha dichiarato l'alto commissario delle Nazioni Unite per i Diritti umani Volker Türk.
«Le ultime uccisioni e violenze, così come la retorica incendiaria, servono solo a far precipitare israeliani e palestinesi sempre più nell'abisso», ha dichiarato Türk in un comunicato.
«Israele deve rivedere urgentemente le sue politiche e le sue azioni nella Cisgiordania occupata in conformità con gli standard internazionali dei diritti umani, tra cui la protezione e il rispetto del diritto alla vita», ha dichiarato l'Alto Commissario.
«In quanto potenza occupante, Israele ha anche l'obbligo, secondo il diritto umanitario internazionale, di garantire l'ordine pubblico e la sicurezza nei Territori palestinesi occupati», ha aggiunto. «Per porre fine a questa violenza, l'occupazione deve finire», ha aggiunto.
«Coloro che sono al potere lo sanno e devono prendere provvedimenti immediati per raggiungere questo obiettivo». Dall'inizio dell'anno, almeno 174 palestinesi, 25 israeliani, un ucraino e un italiano sono stati uccisi in violenze legate al conflitto israelo-palestinese, secondo un conteggio dell'AFP basato su fonti ufficiali israeliane e palestinesi.
Dopo le violenze, arrestati 3 ultrà ebrei
Tre estremisti ebrei di destra sono stati arrestati dallo Shin Bet, il servizio di sicurezza interno, dopo un'ondata di violenze da parte di coloni in diversi villaggi palestinesi della Cisgiordania. Lo ha riferito la radio militare secondo cui agli arrestati è stato negato il permesso di incontrare avvocati. La emittente prevede che altri ultrà saranno sottoposti ad arresti amministrativi, ossia non convalidati da un giudice.
Le violenze dei coloni hanno preso forma dopo i funerali di quattro israeliani uccisi questa settimana in un attentato palestinese ad Eli (Cisgiordania).