In dieci avevano cercato di compromettere il documento finale riguardante il Partygate
LONDRA - I parlamentari britannici hanno approvato un rapporto che critica la condotta degli alleati di Boris Johnson dopo la scoperta che l'ex primo ministro aveva mentito al parlamento sul partygate, dichiarando che le misure sul distanziamento sociale imposte dal suo governo erano state rispettate durante le feste in questione. Lo scrive Sky News.
La mozione ha ricevuto il via libera per assenso e senza necessità di voto formale. Il comitato, che aveva indagato su Boris Johnson, ha accusato dieci conservatori di aver messo in atto un tentativo coordinato di compromettere il rapporto finale.
Tra questi, gli ex ministri di gabinetto Jacob Rees-Mogg e Priti Patel, Nadine Dorries, Mark Jenkinson, Michael Fabricant, Brendan Clarke-Smith e Andrea Jenkyns, insieme al collega conservatore Lord Goldsmith.
Nell'introdurre la mozione, il leader della Camera dei Comuni, Penny Mordaunt, aveva auspicato che il rapporto ponesse fine alla «spiacevole vicenda». «Spero che i colleghi che sono stati nominati riflettano sulle proprie azioni», ha segnalato.