L'ex premier britannico non le manda a dire e critica anche la NATO: «Assurdo esitare sulla richiesta di Kiev».
LONDRA - L'ex premier britannico Boris Johnson ha criticato la «procrastinazione» della NATO e ha chiesto che venga stilato un calendario per l'adesione dell'Ucraina all'Alleanza atlantica, dopo i risultati del vertice di Vilnius.
Scrivendo nella sua rubrica settimanale sul Daily Mail, Johnson ha affermato che «non c'è da meravigliarsi» per il fatto che il leader ucraino Volodymyr Zelensky «abbia trovato difficile» nascondere la sua frustrazione per la dichiarazione congiunta diffusa martedì dal summit, in cui manca una tabella di marcia per l'adesione alla NATO di Kiev.
Johnson ha espresso solidarietà a Zelensky sottolineando che «tutto ciò che l'Alleanza doveva fare era stabilire un calendario, non per un'adesione immediata». «È ora di essere forti, porre fine alla procrastinazione e portare l'Ucraina nella NATO il più velocemente possibile», ha aggiunto.
Le parole dell'ex premier britannico hanno suscitato la replica velenosa del vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitri Medvedev: «L'ex primo ministro britannico Johnson ha suggerito di portare l'Ucraina nella NATO "incondizionatamente". Lo sciocco in pensione dovrebbe essere ricoverato incondizionatamente in un ospedale psichiatrico», ha twittato l'ex presidente russo. «È lì che, tra i suoi simili, sarebbe in grado di interpretare un duro che chiede a gran voce la terza guerra mondiale».