È quanto sostiene il ministro degli esteri dello Stato ebraico Ely Cohen
TEL AVIV - «Non c'è fumo senza arrosto. Siamo a un punto in cui la pace fra Israele e Arabia Saudita è a portata di mano. Un accordo è solo questione di tempo»: lo ha affermato oggi in un'intervista al sito di notizie israeliano Ynet il ministro degli esteri dello Stato ebraico Ely Cohen riferendosi alle informazioni diffuse ieri dal quotidiano newyorchese The Wall Street Journal circa progressi registrati in un pacchetto di intese Washington e Riad.
Cohen ha spiegato che in questa fase si delinea una «convergenza di interessi» fra Usa, Arabia Saudita e Israele, cosa che fa ben sperare per la riuscita dei contatti. «C'è adesso una finestra di opportunità di nove-dodici mesi», ha precisato.
Nell'analisi di Cohen, gli interessi del presidente statunitense Joe Biden sono legati fra l'altro a un sostegno all'economia degli Usa che potrebbe giungere da un accordo con l'Arabia Saudita, anche con un abbassamento dei prezzi dell'energia. «Quell'accordo - ha aggiunto - rappresenterebbe inoltre un successo politico» utile a Biden in vista delle elezioni presidenziali del 2024.
«L'Arabia Saudita - ha proseguito - cerca uno scudo protettivo per difendersi dalla minaccia iraniana». Secondo Cohen sarebbe utile che all'Arabia Saudita e ai paesi arabi moderati della regione fosse garantita da Washington una protezione analoga a quella assicurata alla Corea del Sud.
I sauditi, ha rilevato, «guardano poi con interesse alla nostra cooperazione, anche in campo economico, con gli Emirati arabi uniti e vorrebbero fare altrettanto». «Ecco così - ha concluso - che gli interessi di Stati Uniti, Arabia Saudita e Israele vanno verso una convergenza».