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UNIONE EUROPEA«Pronti per integrare nuovi Paesi membri entro il 2030»

28.08.23 - 15:30
Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel: «Lo dobbiamo fare sia per noi nell'Ue che per i nostri futuri Stati membri»
Afp
Fonte Ats ans
«Pronti per integrare nuovi Paesi membri entro il 2030»
Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel: «Lo dobbiamo fare sia per noi nell'Ue che per i nostri futuri Stati membri»

BRUXELLES - L'Unione europea deve essere pronta a integrare nuovi membri "entro il 2030", ha esortato il presidente del Consiglio europeo Charles Michel oggi in occasione di una conferenza a Bled, in Slovenia.

«Nel preparare la prossima agenda strategica dell'Ue, dobbiamo porci un obiettivo chiaro. Credo che entro il 2030 dovremo essere pronti, da entrambe le parti, per l'allargamento», ha dichiarato al Forum strategico di Bled. Cinque paesi dei Balcani occidentali, l'Ucraina e la Moldavia sono candidati all'integrazione nel blocco.

«Lo dobbiamo fare sia per noi nell'Ue che per i nostri futuri Stati membri», ha aggiunto. «Sì, credo che ora dovremmo chiamare così i paesi che hanno confermato la prospettiva dell'Ue. Futuri Stati membri. È tempo di sbarazzarsi delle ambiguità, è ora di affrontare le sfide con chiarezza e onestà».

«La strada verso l'Ue per i Balcani occidentali è iniziata più di 20 anni fa, una regione nel cuore dell'Europa, circondata dall'Ue. Ma la lentezza di questo cammino ha deluso molti, sia nella regione che nell'Ue. Sono d'accordo con il cancelliere (tedesco Olaf) Scholz quando dice che l'Europa deve mantenere le sue promesse. Mentre parliamo, il popolo ucraino sta eroicamente difendendo il proprio paese. Il Cremlino non sta solo attaccando un vicino libero e sovrano. Il Cremlino sta attaccando tutto ciò in cui crediamo: libertà, democrazia, prosperità e cooperazione. Per questo motivo, nel giugno dello scorso anno, abbiamo conferito lo status di candidato all'Ucraina e alla Moldavia. E lo stesso status attende la Georgia quando avrà completato i passi necessari».

«Ora l'allargamento non è più un sogno. È ora di andare avanti. C'è ancora molto lavoro da fare. Sarà difficile e talvolta doloroso. Per i futuri Stati membri e per l'Ue», aggiunge Michel.

Unanimità può restare anche con Ue più grande
«Il processo decisionale dell'Ue ha fatto un salto di qualità negli ultimi anni. Tuttavia possiamo fare di più per accelerare il nostro processo decisionale. Più membri significherà più diversità. Dovremo adattare il nostro quadro istituzionale e le nostre procedure, in modo che un'Ue allargata sia in grado di prendere decisioni efficienti e tempestive. Per quanto riguarda la difficile questione dell'unanimità, credo che eliminarla del tutto potrebbe significare buttare via il bambino con l'acqua sporca. Perché l'unità è il fulcro della forza dell'Ue», ha aggiunto Michel.

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COMMENTI
 

Brasil63 1 anno fa su tio
C'è solo il fondo del barile da raschiare

tbq 1 anno fa su tio
La rana, nel tentativo di imitare il toro, vuole gonfiarsi ancora... :)

Rik830 1 anno fa su tio
L annuncio dovrebbe essere altri paesi da aggiungere e distruggere …. Così si che sarebbe la verità … iniziano a preoccuparsi che gli altri stati si stanno unendo e L Europa resterà a bollire nel suo brodo…

Cricchetto 1 anno fa su tio
dalla padella alla brace! Una volta l'europa era composta da paesi ricchi e prosperosi, con i diversi allargamenti e inclusioni non si è fatto che impoverire l'europa, sia dal punto di vista economico che industriale.....per non parlare del fatto che la democrazia in questi "nuovi" paesi ha un altro significato....in futuro si avrà una grande europa con le pezze al sedere..ah ah ah

Roggino 1 anno fa su tio
Risposta a Cricchetto
Serve manodopera a basso costo che possa circolare liberamente nell’unione, perché quella degli scorsi allargamenti è diventata troppo cara…

Arcadia7494 1 anno fa su tio
Risposta a Cricchetto
Cricchetto, il mondo è cambiato e le condizioni di 30 anni fa sono obsolete. Paesi forti allora oggi faticherebbero ad affermarsi in un contesto con giganti come Cina Usa o India. Dove vuoi che vada un paese con 60 mio di abitanti? Si può essere favorevoli o meno all'UE, ma presentarsi come conglomerato di un'economia di 500 mio di abitanti è tutt'altra cosa, sia economicamente che politicamente. Noi svizzeri per questioni particolari siamo fortunati e possiamo permetterci di starne fuori ma solo parzialmente perché comunque esistono accordi nei più svariati ambiti che sono imprescindibili e che di fatto ci rendono parte dell'UE. Senza contare che l'UE è il nostro partner commerciale principale (60% degli scambi con l'estero), quindi se cade l'UE cadiamo più in basso anche noi, questo lo scrivo per quelli "svegli" che sotto sotto auspicano una sce.me.nza simile. Maso.chi.sti.

W.Bernasconi 1 anno fa su tio
L’impressione è che ci sia una affamata rincorsa a voler creare adesioni e alleanze a tutti i costi.

lvgaxsempre 1 anno fa su tio
Basta che state lontani da noi

Peter Parker 1 anno fa su tio
Dopo l’espansione dei BRICS, anche l’UE vedo che punta all’inclusione di veri pesi massimi…..

LaLussy 1 anno fa su tio
Risposta a Peter Parker
😂
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