Zelensky, durante il suo intervento all'assemblea generale dell'Onu, accusa la Russia con durezza e a tutto campo.
NEW YORK - «La Russia non ha il diritto di avere le armi nucleari». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky intervenendo per la prima volta, applaudito, all'assemblea generale dell'Onu, ammonendo che il rischio riguarda tutto il mondo.
«La Russia sta usando la carenza del grano e i prezzi del cibo come armi. Sta usando l'energia come arma», ha affermato Zelensky. «Voglio ringraziare i leader che hanno supportato l'accordo sul grano», ha continuato.
Dalla platea dell'assemblea generale dell'Onu, Zelensky ha invitato a sostenere l'Ucraina nel lanciare un corridoio temporaneo di esportazione marittima per garantire che i suoi prodotti alimentari arrivino sul mercato globale, dopo che Mosca non ha rinnovato l'accordo sul grano lungo le rotte del Mar Nero.
«Non si può credere al diavolo»
Il presidente ucraino ha definito «allarmante» vedere come alcuni Paesi europei «recitino la solidarietà nel teatro politico», riferendosi agli annunci di Polonia, Slovacchia e Ungheria sulle restrizioni alle importazioni di grano ucraino.
Attaccando il leader russo Vladimir Putin, Zelensky ha detto «Non si può credere al diavolo, chiedete a Evgenij Prigozhin». Quindi, Zelensky ha lanciato un appello «ad agire uniti nello sconfiggere l'aggressore».
«Questo è chiaramente un genocidio»
Contro Mosca inoltre Zelensky ha lanciato l'accusa di «genocidio» per la deportazione dei bambini ucraini. «Conosciamo i nomi di decine di migliaia di bambini - ha spiegato Zelensky - e abbiamo prove di centinaia di migliaia di altri bambini rapiti dalla Russia nei territori occupati dell'Ucraina e successivamente deportati».
«La Corte penale internazionale ha emesso mandati di arresto per questi crimini e stiamo cercando di riportare a casa i bambini. Bene. Il tempo passa, cosa accadrà con loro?». Zelensky ha ammonito che a quei bambini verrà insegnato a odiare l'Ucraina e tutti i legami con le loro famiglie saranno spezzati. «Questo è chiaramente un genocidio», ha concluso.