Il passo indietro di Jim Jordan, dopo i due fallimenti di questa settimana, consentirà allo Speaker pro tempore di avere poteri aggiuntivi
WASHINGTON - Il deputato repubblicano dell'Ohio Jim Jordan, stretto alleato di Donald Trump, non cercherà un terzo voto della Camera dei rappresentanti per diventare Speaker, dopo i due precedenti flop. Lo scrive il Washington Post citando varie fonti.
Questo darà alla House l'opportunità di conferire a Patrick T. McHenry, speaker pro tempore, poteri aggiuntivi che gli consentano di esercitare pienamente la sua funzione, affrontando l'imminente richiesta del presidente Joe Biden di 100 miliardi di dollari per Ucraina, Israele e Taiwan, ma anche le proposte per evitare lo shutdown di metà novembre.