Una scelta obbligata, in realtà, dopo la sollevazione repubblicana per più poteri allo speaker pro tempore
WASHINGTON - Resta il caos alla Camera dei rappresentanti americana, dove il "falco" repubblicano Jim Jordan, stretto alleato di Donald Trump, ha fatto marcia indietro annunciando che chiederà un terzo voto in aula sulla sua candidatura a speaker dopo aver detto che avrebbe sostenuto la proposta di allargare i poteri di Patrick McHenry, che regge la carica pro tempore.
Il dietrofront è arrivato dopo una furiosa reazione da parte della base repubblicana, inclusi molti suoi sostenitori di estrema destra, secondo cui dare più poteri a McHenry significherebbe cedere il controllo della Camera ai democratici e creare un brutto precedente.