Se dovesse dimettersi dai suoi incarichi, non potrà mai essere perseguito penalmente per le azioni condotte durante la presidenza
MINSK - Il presidente bielorusso, Alexander Lukashenko, ha firmato una nuova legge che gli garantisce l'immunità permanente dai procedimenti penali e impedisce ai leader dell'opposizione che vivono in esilio di candidarsi alle future elezioni presidenziali.
Lo riferisce il Guardian online, precisando che si tratta di una legge che teoricamente si applica a qualsiasi ex presidente e ai membri della sua famiglia, ma che in realtà sembra mirata a rafforzare ulteriormente il potere di Lukashenko, che ha 69 anni e guida la Bielorussia da quasi 30 anni con il pugno di ferro.
Secondo il testo della nuova legge, il presidente, se dovesse lasciare il potere, «non potrà essere ritenuto responsabile delle azioni commesse in relazione all'esercizio dei suoi poteri presidenziali».
La legge restringe inoltre notevolmente i requisiti per i candidati presidenziali, stabilendo che possono candidarsi solo i cittadini bielorussi che risiedono stabilmente nel Paese da almeno 20 anni e non hanno mai avuto un permesso di soggiorno in un altro Paese.