Per la prima volta dall'inizio del conflitto l'ammissione del presidente degli Stati Uniti: «Over the top»
WASHINGTON - »Over the top». Per la prima volta dall'inizio della guerra a Gaza, Joe Biden, che da subito ha sostenuto Israele in maniera incondizionata, ha ammesso che la risposta di Benjamyn Netanyahu «è stata esagerata».
In una conferenza stampa convocato all'ultimo minuto alla Casa Bianca ieri sera alle 19:45 ora locale (la 1:45 in Svizzera), il presidente americano, visibilmente irritato dai commenti sulla stampa seguiti alla pubblicazione del rapporto del procuratore speciale Robert Hur sulla gestione delle carte classificate quando era senatore e numero due di Barack Obama, ha risposto alle domande dei giornalisti, non solo sul caso in questione ma anche sulla situazione in Medio Oriente.
«La risposta di Israele a Gaza è stata esagerata», ha dichiarato il commander-in-chief rivendicando di aver fatto pressioni sul governo israeliano «per consentire l'ingresso di aiuti umanitari. Ho convinto Netanyahu, ho fatto forti pressioni», ha detto. «Ci sono moltissime persone innocenti che muoiono di fame, donne e bambini innocenti che hanno disperato bisogno di aiuto. Ho parlato al telefono con i sauditi per portare a Gaza quanto più aiuti possibili». Biden ha anche sottolineato che sta premendo per arrivare a un accordo sul cessate il fuoco e sugli ostaggi. «Ci sto lavorando senza sosta».
Quanto al rapporto del procuratore speciale Hur sulla gestione delle carte classificate quando era senatore e vicepresidente, Biden si è detto soddisfatto di essere stato completamente assolto da ogni crimine e ha voluto rimarcare la differenza fra sé e Donald Trump. Sul caso «io ho collaborato con la giustizia, deponendo per cinque ore in due giorni, l'8 e il 9 ottobre, all'indomani dell'attacco di Hamas contro Israele, quindi nel bel mezzo di una crisi internazionale. Trump al contrario ha mentito e non ha collaborato», ha attaccato Biden.
Tuttavia, il commander-in-chief non ha gradito le note del procuratore sui suoi presunti problemi di memoria, in particolare il riferimento al fatto che non ricorderebbe la data della morte del figlio Beau, stroncato da un cancro a 45 anni. «Come ha osato?», ha dichiarato Biden visibilmente scosso.
«Non ho bisogno di nessuno che mi ricordi quando è morto mio figlio: ricordo ogni minuto, ogni istante di quel giorno». Visto l'interesse che la parte del rapporto sulle capacità mentali del presidente Usa ha suscitato sui media, Biden ha voluto chiarire che la sua memoria «è buona: guardate che cosa ho fatto da quando sono presidente». E poi ha scherzato con il corrispondete della Fox alla Casa Bianca. «Forse la mia memoria è cattiva perché ti ho permesso di farmi la domanda», ha detto.