Cerca e trova immobili
SPAGNA / ISRAELE

«Decidiamo noi quando è il momento di rispondere a Israele»

Il ministro degli Esteri spagnolo: «Non facciamo politica estera reattiva ai post. Qualcuno vuole sviare il discorso»
keystone-sda.ch / STR (Geert Vanden Wijngaert)
Fonte ats
«Decidiamo noi quando è il momento di rispondere a Israele»
Il ministro degli Esteri spagnolo: «Non facciamo politica estera reattiva ai post. Qualcuno vuole sviare il discorso»
MADRID - «Ho parlato con i colleghi irlandese e norvegese che a loro volta stanno ricevendo attacchi e menzogne infami da parte dal nostro collega israeliano e abbiamo concordato una risposta coordinata e ferma. Nessuno ci intimidirà». Così il mi...

MADRID - «Ho parlato con i colleghi irlandese e norvegese che a loro volta stanno ricevendo attacchi e menzogne infami da parte dal nostro collega israeliano e abbiamo concordato una risposta coordinata e ferma. Nessuno ci intimidirà». Così il ministro spagnolo degli esteri, José Manuel Albares, ha replicato oggi all'ultimo attacco mosso dal collega israeliano, Israel Katz, in un messaggio su x in cui ha accusato la Spagna di «incitare al genocidio del popolo ebreo».

«Non facciamo politica estera reattiva a colpi di post e decidiamo noi quando è il momento di rispondere, che non è quando qualcuno provocatoriamente vorrebbe lo facessimo, per sviare il discorso da quello che è veramente importante, che è il riconoscimento dello Stato della Palestina», ha detto Albares nella conferenza stampa successiva al Consiglio dei ministri, che ha approvato il provvedimento

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE