Alla leader del Rassemblement National non sono piaciute le dichiarazioni del calciatore francese.
PARIGI - Stavolta è Marine Le Pen a scendere in campo. L'avversario è di quelli duri da sfidare, Kylian Mbappé, uno dei calciatori più forti del mondo, sicuramente il più popolare della nazionale francese. Ma la sua nuova offensiva contro il Rassemblement National, dopo quelle che lo avevano visto protagonista insieme a Marcus Thuram ed altri compagni con la maglia dei Bleus, ha esasperato la leader. Che gli ha risposto su scala planetaria, in un'intervista rilasciata alla Cnn.
«Vede - ha detto sorridendo Marine Le Pen alla giornalista Christiane Amanpour - io non sono molto ferrata nel calcio, quindi le parlo con grande tranquillità. Ovviamente considero Mbappé un grande calciatore. Ma questa tendenza che hanno gli attori, i calciatori, i cantanti, di venire a dire ai francesi quello che devono votare, in particolare rivolgendosi a quelli che guadagnano 1'300-1'400 euro al mese, mentre loro sono dei milionari e vivono all'estero... i francesi ne hanno davvero abbastanza di farsi dare lezioni di morale, di farsi dare delle consegne di voto. Nel momento in cui il popolo si esprime, loro dovrebbero mantenere una certo riserbo».
«Questa è un'elezione di emancipazione - ha aggiunto ancora Le Pen - in cui il popolo francese ha voglia di riprendere il controllo sul proprio destino e di votare come gli sembra giusto fare». Secondo la leader del partito di estrema destra, favorito al ballottaggio di domenica, Mbappé fa parte di «quelle persone che hanno la fortuna vivere bene, di essere protetti dall'insicurezza, dalla povertà, dalla disoccupazione, e da tutto quello che tocca e ferisce i nostri connazionali. E devono osservare una forma di riserbo».
Ieri, alla vigilia della sfida ai quarti di finale contro il Portogallo, Mbappé aveva rincarato la dose rispetto a quanto proclamato a ridosso del primo turno, quando aveva già invitato chiaramente ad andare a votare per fermare il Rassemblement National. «È veramente urgente andare a votare al secondo turno - ha detto stavolta l'attaccante - abbiamo visto i risultati del primo turno, e sono stati catastrofici. Ora non possiamo lasciare il Paese in mano a certa gente. Quindi uscite di casa e andate a votare facendo la scelta giusta. È un momento cruciale per la storia del nostro paese».
A reagire subito era stato il portavoce di Rn: «Basta con le lezioni di morale, ne abbiamo abbastanza - aveva commentato su Tf1 Laurent Jacobelli -. Io non andrò certo su un terreno di gioco a dare consigli da allenatore, credo che ognuno dovrebbe rimanere al proprio posto. Il campo giusto per Kylian Mbappé è la nazionale francese, indossa la maglia della Francia, la maglia di tutti i francesi, quale che sia il loro voto».