Alcune delegazioni hanno lasciato l'aula durante il discorso del premier israeliano
NEW YORK - Qualche applauso e molte contestazioni hanno accolto l'arrivo del premier israeliano Benjamin Netanyahu nella sala dell'Assemblea Generale dell'Onu per pronunciare il suo discorso. Il presidente dell'Assemblea ha dovuto richiamare all'ordine i presenti, mentre alcune delegazioni abbandonavano la sala. La delegazione israeliana incita con applausi quasi ogni frase iniziale del premier.
Non intendevo venire qui quest'anno, il mio Paese è in guerra e sta combattendo per la sua vita", ha detto il premier israeliano. "Israele è stato costretto a difendersi su sei fronti sostenuti dall'Iran", ha proseguito Netanyahu, aggiungendo che "Teheran sta cercando di imporre il suo radicalismo ben oltre il Medio Oriente", ha aggiunto.
Netanyahu ha denunciato all'assemblea generale dell'Onu le "menzogne e calunnie" pronunciate contro Israele. "Il mio paese è in guerra, combatte per la sua sopravvivenza. Ma dopo aver sentito le bugie e le calunnie contro il mio paese da molti oratori su questo podio, ho deciso di venire e mettere le cose in chiaro", ha detto.
Israele "farà tutto quello che è in suo potere per assicurarsi che l'Iran non ottenga l'arma nucleare", ha puntualizzato Netanyahu, chiedendo al consiglio di sicurezza di reimporre le sanzioni a Teheran per garantire questo obiettivo. Non c'è "nessun posto in Iran" che Israele non possa raggiungere, ribadendo che "l'aggressione dell'Iran minaccia la regione e il mondo". "Combatteremo fino alla vittoria totale", ha detto.
"Hamas deve andarsene, se rimane al potere continuerà ad attaccare", ha poi affermato Netanyahu, aggiungendo che Lo Stato ebraico "non vede alcun ruolo per Hamas in una Gaza dopo la guerra". Ha quindi lanciato un messaggio: "Lasciate andare gli ostaggi". "Gli ostaggi, vivi e morti, devono tornare a casa", ha detto ancora.
Lo Stato ebraico - ha poi affermato - continuerà gli attacchi in Libano "finché non raggiungeremo i nostri obiettivi"."Finché Hezbollah sceglie la guerra, Israele non ha alternative". "Continueremo a indebolire Hezbollah", ha assicurato, definendoli la "quintessenza delle organizzazioni terroristiche". "Quando è troppo è troppo", ha sbottato.
Netanyahu ha quindi lanciato un durissimo attacco alle Nazioni Unite, definendole una "palude antisemita" e una "società terrapiattista anti-israeliana". "Stare con Israele è in linea con i vostri valori", ha detto dal podio dell'Onu.