"Queen B" ha esortato a votare e a respingere Donald Trump e il suo divieto di aborto
WASHINGTON - Kamala Harris ha abbandonato per un giorno gli stati in bilico ed è volata in Texas per incassare l'appoggio di Beyoncé. «È il momento di cantare una nuova musica per l'America», ha detto la superstar a Houston salendo sul palco con la vicepresidente fra abbracci e sorrisi.
Capelli sciolti e abito nero, "Queen B" ha esortato a votare e a respingere Donald Trump e il suo divieto di aborto. «Non sono qui come una star. Non sono qui nei panni di una politica. Sono qui come una madre che ha profondamente a cuore il mondo e i suoi figli - ha spiegato Beyoncé -. Un mondo in cui abbiamo la libertà di controllare il nostro corpo».
Per Harris l'appoggio della superstar con un comizio nel Texas repubblicano è un importante successo, con il quale punta a restituire alla sua campagna lo slancio perso nelle ultime settimane e involarsi verso l'Election Day.
Per ritrovare la luna di miele con gli elettori Harris può contare anche sull'appoggio di Michelle Obama: saranno insieme in un comizio nel cruciale stato del Michigan, uno di quelli che la vicepresidente deve conquistare per vincere la Casa Bianca. L'ex First Lady è stata finora la grande assente dalla campagna elettorale: amatissima dai democratici, Michelle si è limitata a lavorare dietro le quinte spingendo gli americani a registrarsi per votare.
Ora invece torna sul palco a meno di due settimane dal voto nella speranza di migliorare le chance di vittoria di Harris, impegnata in una corsa serrata contro Trump (i due candidati sono testa a testa con il 48% secondo l'ultimo sondaggio del New York Times e di Siena College).
Cerca lo sprint finale anche Trump. L'ex presidente ha concesso un'intervista fiume di tre ore al podcast di Joe Rogan, dove ha ribadito la pericolosità dei «nemici interni», ovvero i suoi nemici politici. Sono peggio del leader nordcoreano Kim Jong Un, con cui «andavo d'accordo», ha detto.
A Rogan che gli chiedeva quale fosse stato il suo maggior errore, Trump ha risposto senza esitazione: scegliere delle «persone non fedeli» nel suo primo mandato. «Ho scelto alcune persone brave, altre non avrei dovuto sceglierle». Il tycoon ha poi aleggiato l'ipotesi di abolire l'imposta sul reddito federale, suggerendo il ritorno a una politica degli inizi del 20mo secolo.
E si è soffermato sugli extraterrestri, non escludendo la vita su Marte: «Non c'è motivo per ritenere che su Marte e su tutti gli altri pianeti non ci sia vita». La conquista del pianeta rosso è l'ossessione del suo alleato Elon Musk, che sarà domenica al Madison Square Garden di New York insieme a Trump e al suo vice JD Vance.
Intanto i cellulari di Vance e Trump sono finiti nel mirino di un gruppo di hacker cinesi, che sarebbero riusciti ad accedere ad alcuni dati, anche se - riporta il New York Times - non è chiaro quali. Le informazioni contenute nei telefoni utilizzati da un candidato alla presidenza e alla vice presidenza potrebbero essere una miniera d'oro per una qualsiasi agenzia di intelligence di un Paese ostile agli Stati Uniti.