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REGNO UNITOSuper ricchi meno ricchi, pesano i primi effetti del virus nel Regno Unito

17.05.20 - 17:24
Al primo posto quest'anno c'è James Dyson, il re degli aspirapolvere
Keystone
Fonte ats ans
Super ricchi meno ricchi, pesano i primi effetti del virus nel Regno Unito
Al primo posto quest'anno c'è James Dyson, il re degli aspirapolvere

Perde qualche oncia di ricchezza, per la prima volta da 10 anni, l'ammontare complessivo delle fortune dei primi 1000 nababbi - individui o famiglie - residenti nel Regno Unito, secondo i calcoli del Sunday Times riflessi dalla sua lista annuale dei super ricchi d'oltremanica.

Sommando i patrimoni stimati dei multimilionari del Regno - autoctoni o di provenienza straniera - il totale subisce una riduzione del 3,7%, con -54 miliardi di sterline concentrate negli ultimi due mesi censiti: effetto a quanto pare anche dei primi contraccolpi sulle attività economiche della pandemia di coronavirus e dalle misure restrittive dei lockdown.

Nella classifica dei primi 10 stilata dal domenicale del Times, a cavarsela meglio è quest'anno sir James Dyson, 72enne re degli aspirapolvere di più moderna concezione e grande sostenitore della Brexit, che balza dal 5/o al primo posto con un patrimonio di 16,2 miliardi di sterline, 3,6 in più rispetto al 2019.

Scalzati al secondo gradino del podio i fratelli indiani Sri e Gopi Hinduja, al vertice di un tentacolare conglomerato bi-continentale, che scendono a quota 16 miliardi, accumulando un arretramento record da 6 miliardi, e vengono appaiati da altri 2 fratelli, i finanzieri David e Simon Reuben, londinesi di radici ebraico-indiano-irachene noti per essersi arricchiti in particolare negli Anni '90 in Russia. 

Seguono alle loro spalle sir Len Blavatnik (investitore e magnate della musica e dei media d'origini russo-americane), a 15,78 miliardi, sir Jim Ratcliffe (patron del colosso chimico farmaceutico Ineos e di uno squadrone di ciclismo, primo nella lista di due anni fa) a 12,15 miliardi, Kirsten e Jorn Rausing (coppia che ha ereditato i diritti sul marchio Tetra Pak) a 12,1 miliardi, e l'oligarca russo d'origine uzbeka Alisher Usmanov a 11.68.

Da notare poi il nono posto di Charlene de Carvalho-Heineken (con marito), figlia ed erede del tycoon della birra Freddy Heineken; mentre a ridosso dei primi 10 spiccano anche i nomi di Roman Abramovich, proprietario russo del Chelsea, come quelli del dominus francese dell'industria della moda Francois-Henri Pinault e di sua moglie, l'attrice Salma Hayek, pure residenti a Londra.

In discesa Lakshmi Mittal, maharaja indiano dell'acciaio e titolare fra l'altro dell'Ilva, che perde 4 miliardi e scivola 19esimo. Fra gli aristocratici del Regno, resta invece al primo posto la famiglia Grosvenor (guidata dal giovane duca di Westminster), redditieri alla testa d'un impero di proprietà immobiliari concentrate a Londra e decimi assoluti con una fortuna pari a oltre 10 miliardi.

La regina Elisabetta è "appena" 372esima con un patrimonio personale indicato in 350 milioni di sterline. Meglio di lei, svetta nello show business sir Paul McCartney, primo fra i musicisti a 800 milioni con circa il doppio della ricchezza di Rihanna, sir Elton John, sir Mick Jagger, Keith Richards o sir Ringo Starr.

Fra gli sportivi primeggia David Beckham (di poco davanti alla regina assieme alla moglie stilista Victoria, ex Spice Girls) seguito a distanza dal campione del mondo di F1 Lewis Hamilton.

I miliardari in sterline residenti sull'isola sono ora 147, quattro meno dell'anno passato. Ma Londra - che ne ospita 89, più di New York o di qualunque altra città del pianeta in cifra assoluta - resta la capitale mondiale di questa categoria di Paperoni top.

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