L'emergenza ha fatto aumentare i voli in Alaska, mentre il resto del mondo piange le conseguenze
ANCHORAGE - A causa dell'emergenza legata al coronavirus gli aeroporti hanno visto crollare il numero dei passeggeri, così come quello degli aerei in arrivo e partenza. L'aeroporto di Zurigo ad esempio nel mese di aprile ha subito un calo del 99,6% di passeggeri rispetto allo stesso mese del 2019, e il movimento degli aerei è sceso del 91,7%.
Tuttavia c'è un piccolo aeroporto che si è trovato, paradossalmente, nella situazione opposta. È quello di Anchorage, in Alaska, che in alcuni giorni è divenuto addirittura l'aeroporto più trafficato al mondo.
A confermare la particolare situazione è il direttore della struttura Jim Szczesniak alla Cnn. «Ad esempio sabato 2 maggio abbiamo effettuato 744 operazioni di volo, mentre Chicago solo 579 e Atlanta 529».
Ma qual è il motivo di tanto movimento aereo in Alaska? Le merci e la posizione strategica. L'aeroporto di Anchorage si trova infatti a metà strada tra New York e Tokyo. E considerando che molte forniture per la lotta al coronavirus destinate agli Stati Uniti proviene dall'Asia, il conto è presto fatto. In tempi normali l'aeroporto di Anchorage è il quinto per quantità di traffico aereo legato alle merci, ma grazie al coronavirus e alle importazioni, si è ritrovato a dover gestire un gran numero di voli.