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STATI UNITIProteste, schizzano le vendite di spray al peperoncino su Amazon

02.06.20 - 18:00
Il prodotto è al secondo posto degli articoli più venduti sul sito di acquisti online
Keystone
Un poliziotto che utilizza una bomboletta di spray al peperoncino a Minneapolis (31.05.2020).
Un poliziotto che utilizza una bomboletta di spray al peperoncino a Minneapolis (31.05.2020).
Proteste, schizzano le vendite di spray al peperoncino su Amazon
Il prodotto è al secondo posto degli articoli più venduti sul sito di acquisti online

WASHINGTON - Gli acquisti di spray al peperoncino su Amazon stanno schizzando alle stelle negli ultimi giorni, mentre le dimostrazioni imperversano in tutti gli States.

Una bomboletta di spray al peperoncino da 9,48 dollari è arrivata ai primi posti nella categoria sport e outdoor di Amazon, soppiantando i normali best-seller come pantaloncini e magliette, secondo Marketplace Pulse, che controlla le vendite sul sito. Ma non solo, il foulard-scaldacollo che può essere usato per coprire bocca e naso è diventato molto popolare con la combinazione pandemia-proteste, situandosi al n. 2.

Avere un arma di autodifesa è quindi diventata la priorità per molti statunitensi. Un utente di Amazon che si è firmato come "Bill" ha lasciato una recensione di 5 stelle per lo spray al peperoncino, definendolo ottimo per difendersi contro i poliziotti.

La gente si sta inoltre scambiando consigli per prodotti di autodifesa su piattaforme sociali come Twitter, dove gli utenti hanno condiviso e pubblicato frequentemente i link ai prodotti di Amazon come le bombolette di spray al peperoncino.

Le proteste, lo ricordiamo, hanno scosso le città americane dopo l'uccisione di George Floyd. Alcune manifestazioni sono diventate violente, con saccheggi e incendi di edifici e veicoli.

Il picco delle vendite di spray al peperoncino mostra come le proteste in tutto il Paese stiano influenzando la domanda dei consumatori. Le classifiche dei prodotti più venduti di Amazon forniscono un indicatore in tempo reale delle oscillazioni della domanda dei consumatori.

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COMMENTI
 

fromrussiawith<3 4 anni fa su tio
vi ringrazio, magari un po' di amore per la polizia? ho vissuto negli states per diversi anni, di red neck ne ho conosciuti, proprio a minneapolis St. Paul, più di un'ora di interrogatorio, per aver viaggiato in paesi a "rischio" e spedito lo stesso giorno nel mio paese; tuttavia, di poliziotti straordinari, bianchi, neri, asiatici, donne e uomini ne ho conosciuto ben di più negli states, ho pure lavorato per un periodo con loro, li ho visti intervenire in varie occasioni di violenza con grande tatto, coraggio e umanità. Metterli tutti sullo stesso piano di Derreck mi disgusta, un assurdo pregiudizio e deumanizzazione, pure che sia proposto in modo subdolo; ho pure vissuto nei "black neighborhoods" negli states, e dare tutta la colpa al white supremacism per le condizioni di precarietà sociale, ignorando fattori sociologici, psicologici e pure evolutivi è ignoranza; mi piacerebbe vedere un po' più di imparzialità nell'informare le persone in un momento tanto teso e complesso come questo

red 4 anni fa su tio
Salve. La foto è stata scattata domenica 31 maggio 2020 durante le proteste a Minneapolis. Abbiamo provveduto a specificarlo nella didascalia. Grazie.

fromrussiawith<3 4 anni fa su tio
bella la foto, quei cattivi poliziotti sicuro che sono white supremacists, anche quegli afroamericani che derubavano i propri simili dovevano essere per forza dei white supremacist con "black face", i poliziotti che dovrebbero aiutare a prevenire i saccheggi e le violenze vengono pestati a sangue, pure per impedire che ristorino l’ordine e la giustizia https://twitter.com/SBANYPD/status/1267653351740772352 poi si accusa Trump di fomentare la violenza quando i media con una foto come questa non perdono tempo a mettere in cattiva luce la polizia e fomentare l’odio contro di loro. Potete perlomeno confermare che questa foto è una originale di questi riots? Perché se non lo è (e non mi pare che lo sia) e non lo menzionate allora voi state diffondendo disinformazione… il giornalismo, fra tante, è la vergogna più grande della Svizzera,
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