In 1'500 in cassa integrazione, il ritorno alla normalità atteso non prima del 2024
MILANO - Il Covid ha avuto «impatti senza precedenti sul traffico» e costringe Easyjet, che per la prima volta nella sua storia ha chiuso in perdita, a riorganizzare le attività in Italia, tagliando di un quarto la sua flotta.
La compagnia sta programmando di ridurre di 9 unità la propria flotta portando da 36 a 27 gli aeromobili basati nella vicina penisola. I 1'500 dipendenti a oggi sono in cassa integrazione, con un meccanismo di rotazione, fino a marzo 2021.
Anche in considerazione del blocco dei licenziamenti saranno avviate le discussioni con i sindacati con l'obiettivo di mitigare l'impatto sui livelli occupazionali e salvaguardare il maggior numero possibile di posti di lavoro, fa sapere la società.
Già in maggio Easyjet aveva annunciato un significativo ridimensionamento dell'intera flotta e un conseguente piano di ottimizzazione di basi e rotte in tutto il network europeo. Nello specifico il piano in Italia prevede di ridurre da 22 a 21 gli aerei basati a Milano Malpensa, da 7 a 4 quelli all'aeroporto di Napoli e da 7 a 2 quelli presso lo scalo di Venezia.
Questo a fronte del crollo del traffico passeggeri che, dopo una timida ripresa estiva, la IATA stima per il 2020 in frenata di circa il 70%.
Per il 2021 l'associazione internazionale del trasporto aereo prevede che i ricavi delle aerolinee saranno inferiori di oltre il 50% rispetto a quanto previsto prima della crisi e ha confermato che bisognerà attendere il 2024 prima che il traffico aereo ritorni ai livelli del 2019.