Il presidente cinese sarà uno dei protagonisti di questo meeting digitale
DAVOS - Xi Jinping, il presidente cinese, torna a rivolgersi alla platea globale di Davos per la prima volta dal gennaio 2017, quando il suo intervento in favore del commercio globale fece da 'controcanto' alla linea protezionista che si andava delineando con l'insediamento in quei mesi del presidente Usa Donald Trump.
È una delle presenze più di peso del summit del Forum economico mondiale (WEF) della prossima settimana, che si terrà, anziché fra le nevi di Davos, in formato virtuale prima della riunione - messa in programma in formato fisico - per maggio a Singapore. Lo si legge in una nota dell'organizzazione.
In un 2021 che il WEF definisce un «anno cruciale per l'umanità», il forum virtuale ascolterà gli 'special address' - oltre che del premier italiano Giuseppe Conte, che parlerà anche a nome della presidenza del G20 rilevata dall'Italia - anche di Angela Merkel, Emmanuel Macron, del premier giapponese Yoshihide Suga, della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.
Fra i leader delle organizzazioni internazionali, ci saranno António Guterres, segretario generale dell'Onu; Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell'Oms; Kristalina Georgieva, direttrice generale del Fondo monetario internazionale, Christine Lagarde, presidente della Banca centrale europea.
«Ricostruire la fiducia e ristabilire la cooperazione globale è cruciale per avere soluzioni innovative e decise per sradicare la pandemia e creare una ripresa robusta», ha detto il fondatore e presidente esecutivo del WEF Charles Schwab. Circa 500 sono i top manager che interverranno nei panel e meeting della Davos Agenda Week dal 25 al 29 gennaio.