«I lockdown hanno causato una devastazione totale» afferma il celebre chef, che nella sola Londra possiede 18 ristoranti
LONDRA - Gordon Ramsay sostiene di aver perso 57,5 milioni di sterline (oltre 73 milioni di franchi svizzeri) a causa delle restrizioni anti-Covid imposte nel Regno Unito e che hanno duramente colpito i suoi 35 ristoranti sul territorio nazionale e nel resto del mondo.
Lo ha dichiarato in esclusiva al tabloid Sun. «Dal 19 marzo (2020, ndr) al 3 febbraio di quest'anno abbiamo sofferto un calo del fatturato pari a 57,5 milioni di sterline» ha spiegato il celebre chef, noto in tutto il mondo per i suoi programmi televisivi. «A dicembre, dall'oggi al domani, abbiamo cancellato prenotazioni per un valore di 10 milioni». La metà dei locali di proprietà di Ramsay si trovano a Londra, con altri cinque che dovrebbero aprire i battenti non appena si tornerà alla normalità. I restanti 17 sono sparsi qua e là per il mondo.
«I lockdown hanno causato una devastazione totale» aggiunge Ramsay. «Dopo aver attraversato così tante cose come il crollo finanziario del 2008, poi gli attacchi terroristici e l'11 settembre, quando il Covid-19 ha colpito per la prima volta abbiamo pensato tutti che sarebbe finita in un paio di settimane». Ma così, invece, non è stato. «Dal 1998, anno in cui ho iniziato, ho sempre reinvestito i miei soldi nell'attività» aggiunge il 54enne. «Non sono mai stato avido, sono sempre stato molto, molto generoso. Vengo criticato per essere ricco, ma la responsabilità sulle mie spalle - i mezzi di sussistenza in gioco - è enorme. Sento enormemente quella pressione e l'impatto di tutto questo è stato devastante e incredibilmente costoso».