Ha avuto un riscontro inaspettato un progetto pilota in un quartiere popolare di una città californiana
LOS ANGELES - Per due anni 125 abitanti di un quartiere di Stockton (California) popolare dalla fascia di reddito medio-bassa hanno ricevuto un assegno da 500 dollari ogni mese come parte di un esperimento sociale sul reddito di base universale.
Al termine del periodo di prova, riporta il Washington Post, i risultati hanno superato le aspettative. Le persone che avevano ricevuto l'assegno sono state in grado di trovare un lavoro tempo pieno con un'incidenza doppia rispetto agli altri abitanti della stessa zona.
Gran parte dei 500 dollari, conferma la ricerca co-condotta dall'Università della Pennsylvania e del Tennessee, veniva spesa per l'acquisto di beni di prima necessità. Solo l'1% del totale è stato speso per l'acquisto di alcool o sigarette.
In generale, inoltre, i candidati erano più felici e in salute con meno problemi di salute mentale e fisica, soprattutto per quanto riguarda tutte quelle patologie e quei dolori cronici a strascico di stress e depressione.
Un risultato, quello dell'esperimento svolto dal 2017 al 2019 sostenuto dal Municipio e finanziato da un gruppo filantropico, che contraddice apertamente l'idea comune che - un reddito di questo tipo - porterebbe la gente a dedicarsi all'ozio e ai vizi.
«Pagamenti regolari e assicurati hanno permesso a queste persone di pianificare e prendere in mano il loro futuro e cercare lavori più stabili», commenta il primo dei due rapporti, «anche dal punto di vista della salute i miglioramenti sono stati evidenti».
A sostegno della tesi, la testimonianza di uno dei beneficiari, Tomas Vargas Jr. che ha parlato con i media: «È stato un grande cambiamento per me, ero in periodo buio ed ero in balìa della depressione e non riuscivo a uscirne, il reddito di base mi ha dato una chance. Da lì ho potuto ripartire».
Grazie ai soldi extra, l'uomo è riuscito a trovare un lavoro a tempo pieno, lasciando quelli part-time: «Ora riesco a passare più tempo con la mia famiglia».